Pericolo scampato per buona parte dei milanesi. Solo tre persone su duemila hanno trovato sotto lalbero un regalo davvero sgradito: linfluenza A che sembra pian piano scomparire da Milano. Anche se il merito non è certo del vaccino. In città se lè fatto somministrare solo il 2 per cento di chi ne aveva diritto, delle 800-900mila dosi che la Regione ha messo a disposizione dellAsl milanese ne sono state utilizzate soltanto 50mila. Visto lenorme quantitativo avanzato adesso possono farsi vaccinare anche i bambini ed i giovani sani che, nonostante siano il bersaglio preferito di questa influenza, sinora hanno dovuto cedere il posto ai soggetti più delicati e a coloro che svolgono attività sanitarie e di pubblica utilità.
Ma attenzione: anche se si uscirà indenni dalle festività natalizie - mettono in guardia gli esperti - il periodo a rischio è quello successivo. Passata lEpifania ci sarà la prova del nove, ovvero il rientro a scuola e al lavoro. Quando torneranno a riempirsi gli autobus e le metropolitane potrebbe risalire, a causa della prolungata vicinanza dei viaggiatori, il numero dei contagiati dal virus A/H1N1. E nessuno a quanto pare potrà stare tranquillo, nei prossimi mesi coloro che avendo contratto linfluenza si sono immunizzati potrebbero reinfettarsi qualora dovesse circolare il virus mutato con caratteristiche di più alta aggressività.
E a Milano sono già stati riscontrati due casi di A/H1N1 mutato che fortunatamente sembra non si siano propagati. Il virus mutato che ha colpito i due pazienti, salvati dai medici, ha attaccato larea dei bronchi e dei polmoni, contrariamente alla prima variante che sinsinua nelle vie aeree superiori. Ed è questa la forma contratta dalle circa 195 persone che si sono ammalate nellultima settimana, quella dal 14 al 20 dicembre, esaminata dallosservatorio della Regione. Pari ad un milanese e mezzo ogni mille.
Ad avere la peggio sono stati i milanesi più piccoli, tra quelli sotto i quattro anni lincidenza è stata di 4,67 su mille.
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