«Insultati per aver comprato il Giornale»

Saranno sicuramente coincidenze fortuite quelle avvenute in questi giorni ad alcuni lettori del Giornale. E saranno sicuramente forzature e invenzioni tutti quegli allarmi lanciati dal nostro Giornale sul rischio di un pericoloso ritorno degli estremisti con le vittorie della sinistra più radicale alle amministrative. Però almeno di queste «coincidenze» val la pena dare conto. Anche perché il capogruppo del Pdl in Regione, Matteo Rosso, ancora ieri ha ricevuto un paio di cittadini che hanno subito autentiche aggressioni in quanto «colpevoli» di aver comprato il nostro quotidiano. E che raccontano nel corso di una telefonata in viva voce la loro brutta e triste esperienza, chiedendo di non comparire con nome e cognome sul Giornale, anche a causa di quanto appena accaduto.
«Ancora questa mattina sono andata a comprare il Giornale all’edicola di piazza Manin - racconta una signora - E come già mi era accaduto 4 volte nel corso di questo mese, all’uscita, sono stata avvicinata da un uomo, anche di una certa età, che mi ha insultata. Mi ha detto di vergognarmi per il quotidiano che avevo comprato. Era la stessa persona che mi aveva attaccato anche altre due volte, mentre una quarta volta la stessa cosa mi era accaduto con un altro anziano». Assai simile la disavventura capitata al secondo cittadino che si è rivolto a Matteo Rosso. «A me è accaduto sul bus del 20, vicino a Sampierdarena - conferma - Era una donna sui 50 anni, non un ragazzotto. Ho evitato di risponderle quando ho capito che era completamente invasata. In passato mi era invece capitato di difendere la copia del mio Giornale da un giovane che cercava di strapparmela dalle mani.

Lì ho rischiato di arrivare allo scontro fisico, se non ci avessero diviso. Non avrei accettato quel gesto».
Un gesto di intolleranza che per l’appunto sui ripete. Anche e sempre più spesso nella «città dei diritti». Senza che nessuno si scandalizzi.

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