Intanto Golf è sempre prima Wolfsburg pensa in grande

da Milano

La Volkswagen Golf è l’auto più venduta in Europa. Da gennaio a giugno di quest’anno, secondo le elaborazioni della società Jato Dynamics, il modello di Wolfsburg (in attesa della sesta generazione) è stato consegnato in 254.061 unità, il 17,6 % in più rispetto al primo semestre del 2007. Il suo vantaggio sulla Peugeot 207 (comunque in aumento del 2,2%) è cresciuto a oltre 10mila esemplari.
Nel secondo trimestre di quest’anno le vendite della Golf hanno compiuto un autentico balzo in avanti. La Ford Focus occupa il terzo posto e conserva un lieve margine sulla Opel Corsa, più staccate Renault Clio e Opel Astra. La Fiat Grande Punto è sempre ottava, ma la flessione semestrale è stata pesante (meno 22,1%). In giugno, dietro Golf e 207 si posiziona la Clio, mentre la Punto perde terreno, scavalcata dalla Bmw Serie 3 che ha superato la Polo.
Volkswagen ha il vento in poppa, nonostante le attuali difficoltà del mercato automobilistico. Nel primo semestre, i risultati appaiono straordinari. Da aprile a giugno, la casa tedesca ha visto l’utile netto crescere del 35% rispetto al secondo trimestre del 2007 a 1,64 miliardi di euro, i profitti operativi hanno registrato un incremento del 22% a 2,12 miliardi e il fatturato ha guadagnato il 4,5% a 29,5 miliardi di euro. Nel primo semestre l’utile dopo le tasse è cresciuto del 31,3% a 2,57 miliardi di euro, l’utile lordo del 25,5% a 3,7 miliardi e i ricavi del 3% a 56,5 miliardi di euro. Il Gruppo ha immatricolato globalmente 3,2 milioni di veicoli, il 5,8% in più, e ne ha prodotti 3,39 milioni, in aumento dell’8,3 per cento. Anche Volkswagen, al pari di Fiat e Psa, ha saputo compensare le difficoltà in Europa occidentale (e in questo caso anche in Usa) consolidando le vendite in America Latina, Centro ed Est Europa, Asia-Pacifico, Ucraina e nei Paesi del Bric (Brasile, Russia, India e Cina). Positivo il costante lancio di nuovi modelli. Il solo brand Volkswagen ha segnato un aumento del 5,8% a 1,9 milioni di unità, Audi ha guadagnato l’1,4% a 516mila vetture, Skoda è cresciuta del 18% a 367mila, mentre Seat ha incassato una flessione del 7,5% a 206mila esemplari.
Per comprendere l’importanza dei risultati del gruppo si deve considerare che gli stessi si sono manifestati dopo un anno già particolarmente brillante. Lo scorso anno, infatti, il colosso di Wolfsburg aveva già registrato profitti lordi in crescita da 1,79 a 6,54 miliardi di euro (il livello più elevato di sempre), utili operativi in aumento da 2,01 a 6,15 miliardi, profitti netti su del 50% a 4,12 miliardi e un giro d’affari di 108,9 miliardi di euro, il 3,8% in più. L’ottimismo regna da tempo in casa Volkswagen. «Nel medio termine contiamo di aumentare il ritorno sugli investimenti della divisione automotive al 10% dall’attuale 9,5%», ha spiegato il presidente Martin Winterkorn, secondo il quale l’obiettivo, entro il 2011, è di incrementare i volumi di vendita mondiali complessivi a circa 8 milioni di esemplari rispetto ai 6,2 milioni del 2007. Per quanto riguarda il singolo brand Volkswagen, il target è raggiungere i 6,6 milioni di veicoli entro il 2018 contro gli attuali 3,66 milioni.


Prosegue nel frattempo la scalata di Porsche a Volkswagen. A fine luglio la Commissione Ue ha dato il benestare all’operazione. Porsche vuole oltre il 50% di Vw. Winterkorn ha intanto ribadito che il gruppo raggiungerà tutti i target 2008.

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