Inter / Facchetti-Ghirelli 15/03/2005, 28/12/04, 28/12/04, 28/12/04, 20/06/2005

- Telefonata del 15/03/2005
Ghirelli sta parlando mentre attende la linea: «... il procuratore capo si chiama Busacca ... e il sostituto della procura della Repubblica ... dell’antimafia...
Facchetti: «Pronto?»
Ghirelli: «Ciao Giacinto»
F: «Ciao Francesco»
G: «Sta a sentire intanto in bocca al lupo»
F: «Grazie speriamo bene»
G: «Allora per il presidente Carraro io avevo chiesto due biglietti d’autorità per il procuratore di Catania e per l’aggiunto Busacca e D’Agata, hanno telefonato che invece non ci sarebbero, noi avremmo bisogno di due d’autorità per questi eh...»
F: «Ah... Adesso io sono fuori sto andando... nel pomeriggio dopo il banchetto rientro e sento questa che gestisce la tribuna autorità»
G: «Perché... si chiamano Busacca che è il presidente.. il procuratore capo e l’altro è l’aggiunto si chiama D’Agata, lì non possiamo mandarli sulla tribuna... sono lì a Milano per una cosa che riguarda la Dia»
F: «Ah ho capito allora nel pomeriggio quando rientro...»
G: «Mi fai sapere?»
F: «Sì, d’accordo, va bene»
G: «Ciao grazie, in bocca al lupo»

- Telefonata del 28/12/04
Facchetti: «Pronto?»
Ghirelli: «Ti dicevo Giacinto...»
F: «Sì, siccome sto passando qui in delle gallerie se cade... ecco è per quello»
G: «Il 26 di marzo...
F: «Sì?»
G: «Noi giochiamo con la Scozia è la partita di qualificazione tra le altre cose verranno dieci dodicimila scozzesi, vorremmo giocare a Milano»
F: «Ah bene»
G: «Ci sono problemi?
F: «No non credo anzi»
G: «Pronto? Adesso sento anche Adriano perché voi c’avete un consorzio unitario no?»
F: «Non ho capito: avete?»
G: «Cioè voi avete un... adesso sento, se per te va bene sento anche Galliani e poi andiamo avanti»
F: «Sì noi siamo nel consorzio insieme...»
G: «In linea di massima dovremmo giocare a Milano il 26 di marzo con la Scozia... una bella partita... pronto?»

- Telefonata del  28/12/04
Facchetti: «Pronto?»
Ghirelli: «Quindi per te andrebbe bene, per voi?»
F: «Per me andrebbe bene l’unico problema...»
G: «L’unico problema?»
F: «Il terreno che non è mai in perfette condizione non so se i giocatori son contenti»
G: «Quindi il 26 secondo te non è in buone condizioni»
F: «E chi lo sa lo sai che qui da noi basta quindici giorni, venti giorni che crea problemi... secondo me l’unico problema può essere quello»
G: «Però si può recuperare eventualmente o no?»
F: «Ma sai noi lo rifacciamo, ogni due o tre mesi rifacciamo il terreno»
G: «Mamma mia»
F: «I giocatori non sono sempre contenti di giocare a San Siro, vedo i nostri che ogni tanto si lamentano per il terreno dicono... ah ma fa schifo.. bisognerà stare attenti a quello, Francesco»
G: «E certo»
F: «Questo è il vero problema»
G: «Va beh rimaniamo d’accordo così, adesso io sento anche Adriano e poi ci risentiamo e sciogliamo le riserve»
F: «D’accordo»
G: «Va bene, intanto buon anno»
F: «Auguri anche a te»
G: «Ciao Giacinto»

- Telefonata del 28/12/04
Facchetti: «Pronto?»
Ghirelli: «Giacinto?»
F: «Sì?»
G: «Sono Francesco Ghirelli, ti disturbo?».
F: «Francesco, ciao»
G: «Come stai?»
F: «Abbastanza bene, un po’ di tosse, raffreddore ma...».
G: «Stammi a sentire, ti volevo dire una cosa, poi ne parlo logicamente anche con Adriano Galliani, il 26 di marzo giochiamo con...» (cade la linea)

- Telefonata del 4/1/2005
Facchetti: «Pronto?»
Ghirelli: «Ciao, sono Francesco Ghirelli»
F: «Ciao»
G: «Tanti auguri intanto, buon anno»
F: «Buon anno anche a te, auguri»
G: «Speriamo che sia un anno pieno di successi, per voi in particolare»
F: «Speriamo»
G: «Stai a sentire due cose, Giacinto. Hai un minuto? Ti disturbo?»
F: «Sì, come no»
G: «Allora, il primo è che il... va be’, in linea di massima quindi la partita si farà lì»
F: «Sì».
G: «Il 26 di marzo quindi adesso vediamo quando daremo l’annuncio. Poi seguiremo questa storia del terreno di gioco che è un punto delicato»
F: «Eh sì. È un terreno veramente schifoso»
G: «Eh sì. Ma lì che cosa si pensa di fare? Di fare il sintetico?»
F: «Mah sai... alla fine. Però, sai, fare il sintetico sembra proprio, non so io, come...»
G: «Abdicare».
F: «... andare in una chiesa e fare...»
G: Però tieni conto che ora l’erba della quarta generazione è come l’erba normale».
F: «Sì, no; devo dire che le ho viste alcune, però...»
G: «Ormai queste ultimi della ultima generazione veramente...»
F: «Eh, solo che bisognerebbe giocarci un po’, non so, un po’ negli allenamenti e fare così per capire...»
G
: «Eh certo».
F: «Quale può essere il problema, insomma».
G: «Sta a sentire, poi. Il figlio del sindaco di Marsciano... Marsciano, in provincia di Perugia...»
F: «Sì.»
G: «... Comune simpatico, tifoso dell’Inter: se io ti mando l’indirizzo gli puoi mandare una maglia di Adriano?»
F: «Come no? Va bene»
G: «È un ragazzino simpaticissimo»
F: «Va bene. Sì, mandami un fax qui...»
G: «Io adesso ti mando un fax con l’indirizzo e il nome così magari gli mandi... un saluto anche, lo farà felicissimo. Un ragazzino bravissimo».
F: «Va bene Francetto. Lì come va?»
G: «Mah, che ti devo dire? Boh. Va be’, adesso questo è un periodo ancora di... però che ne so? Boh. Mi sembra che questo calcio deve stare un po’ più, boh... rischiamo di rovinare noi il nostro prodotto. Da un lato c’è bisogno di rinnovamento, però non c’è la capacità di farlo, eccetera, e di avere forza eccetera. Dall’altro c’è il rischio sempre di un braccio di ferro micidiale con una... sempre...»
F: «Credo di sì, credo di sì».
G: «Mi sembra, non so se mi sbaglio, mi sembra più complicata a Milano che a Roma.»
F: «Sì... be’, ma anche Roma... anche a Roma c’è molta incertezza eh? Non pensare che sia... io pensavo, dopo che qui dalla Lega era stato indicato il nome.... ancora di Carraro. Invece nei giorni successivi è venuto fuori che sono stati tutti contrari»
G: «Perché, sai? Hanno visto, hanno visto la cosa di questa possibilità di infilarsi dentro là, quindi la partita si è riaperta»
F: «Eh sì, eh sì»
G: Questo è il vero problema. Cioè se su Milano fosse uscita l’indicazione più netta, questa è la mia opinione, anche da quest’altri versanti ci sarebbe stata molta più... il fatto che invece Milano abbia designato ma lasciando aperto uno spazio, questo ha rialimentato minimo un potere maggiore di contrattazione»
F: «Eh sicuro. No no, non è una cosa...»
G: «Perché... eh sì, perché sai, purtroppo nel corso di questi ultimi dieci anni il presidente federale è stato sempre un momento in cui... di spartizione, di contrattazione, di cose eccetera. Per cui... a quel punto il fatto che si aprisse uno spazio ha generato... ma vediamo»
F: «Va bene, vediamo.

Vediamo un po’»
G: «Allora io te la mando questa cosa»
F: «Sì d’accordo.»
G: «Grazie.»
F: «Fammela avere, figurati.»
G: «Buon anno. Ciao Giacinto.»
F: «Ciao auguri».  

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