Roma - È in fase di esame un decreto interministeriale per consentire risparmi sulle spese effettuate per le intercettazioni. È quanto ha annunciato il ministro della Giustizia Clemente Mastella nel corso del question time alla Camera. «È in fase di esame e di concertazione con il ministro delle Comunicazioni - ha detto il Guardasigilli - un decreto interministeriale relativo al ristoro dei costi sostenuti dai gestori telefonici per l’effettuazione delle prestazioni obbligatorie di cui all’articolo 96 del Codice delle comunicazioni, il quale consentirà, mediante un sistema di forfetizzazione, ulteriori razionalizzazioni della spesa». Le intercettazioni, secondo Mastella, «sono uno strumento indispensabile ai fini investigativi» e «né il Governo né l’autorità politica possono in alcun modo interferire con l’attività giudiziaria esercitata legittimamente, dettando disposizioni o criteri relativi sull’uso di uno strumento processuale».
La maggior parte delle intercettazioni - telefoniche, ambientali e di altro genere - «viene disposta nell’ambito di indagini di competenza delle direzioni distrettuali antimafia», ha spiegato il ministro, rilevando che «l’indispensabilità dello strumento captativo si evidenzia soprattutto nell’accertamento di reati di maggiore gravità, quali quelli commessi dalle organizzazioni mafiose e terroristiche. Vanno aggiunte poi le intercettazioni, assai numerose, disposte per la cattura dei latitanti, in particolare di quelli appartententi alle predette organizzazioni».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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