Internazionali, il colpo più riuscito è lo struscio

Una settimana di tutto esaurito, di vip, di sponsor e di sarcasmo...

Internazionali, il colpo più riuscito è lo struscio

Una cosa è certa, l’annuale appuntamento con gli Internazionali di tennis ha conquistato anche stavolta i romani. A prescindere dall’ottimo risultato raggiunto da Filippo Volandri (eliminato ieri in semifinale, turno che un italiano non raggiungeva dal 1979), il «tutto esaurito» è stato ottenuto in ogni ordine di posti sin dalla prima giornata. Così il Foro Italico è diventato per una settimana, oltre che il teatro della più importante manifestazione tennistica italiana, anche il quartier generale dello «struscio», alternato al ping-pong di chi saltava da uno stand all’altro per le attività collaterali. Che sono state tante e che continueranno anche la prossima settimana, quando scenderà in campo l’altra metà del cielo, le donne. L’area vip è stata la più assediata, specialmente quando sono arrivati i romanisti Totti e Aquilani. I due si sono seduti al tavolo insieme ad altri tre amici e il loro semplice ordinare un’insalata ha radunato orde di ragazzine che, armate di videotelefonini, hanno potuto immortalare l’attimo fuggente, così come quando s'è presentato ai bordi del Centrale l’attaccante della Fiorentina, Luca Toni. Nel suo caso, però, l’età media delle fan s’è alzata. Tra gli sponsor non può essere dimenticato lo stand Sony, che ha ospitato Andreas Seppi, estromesso dalle qualificazioni ma unico tennista italiano presente nell’ultima novità dell’azienda di videogiochi, «Smash Court Tennis 3». E, visto che nell’occasione il tennista bolzanino ha usato la Psp giocando contro il «Seppi virtuale», qualcuno ha perfino commentato che solo così «sarebbe riuscito a vincere almeno una partita». Un po’ com’è accaduto a Federer, che ha perso negli ottavi di finale da Volandri. Visto che poche ore prima s’era dilettato a giocare con alcuni bambini, la battuta è stata simile: «Roger per vincere sulla terra rossa si deve confrontare con i ragazzini».
Sarcasmo a parte vanno annotati inoltre il viavai di chi avrebbe fatto carte false per entrare in sala stampa senza accredito («Me lo sono scordato a casa», dice il furbetto di turno) e il gadget più desiderato, la palla da tennis formato pallone da calcio griffata «Head».

Al costo di 25 euro, c’è stata la fila per acquistarla. Tutti l’hanno fatta autografare dai tennisti che hanno affrontato la folla. Chi non è riuscito nell’impresa se l’è fatta firmare da Flavia Vento. Quando si dice accontentarsi...

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