La verità sugli scioperi di Landini & Co.

"17 scioperi generali su 22 di venerdì: Landini, rispetti gli italiani". La Lega replica alla Cgil

La verità sugli scioperi di Landini & Co.
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La Lega non ci sta e reagisce dialetticamente all'ennesimo sciopero generale proclamato dalla Cgil, peraltro quasi sempre nella giornata di venerdì. In un comunicato ufficiale viene del resto fatto notare Come sigle sindacali, Landini in testa, nell'anno solare 2025 abbiano organizzato "22 scioperi generali (sette sono stati annunciati tra novembre e dicembre), che si aggiungono a una miriade di mobilitazioni locali e di categoria".

"Guarda caso, le forme più radicali di protesta sono state previste per quasi l'80% dei casi, ovvero 17 su 22, il 77,2%, di venerdì o di lunedì - afferma il Carroccio nella sua nota -. E gli altri? Di sabato. Oppure nei festivi. Maurizio Landini nega che voglia organizzarsi il weekend lungo: ci dica perché la difesa dei lavoratori non è mai in agenda, per esempio, in qualche mercoledì feriale - prosegue ancora -. Chiediamo rispetto per milioni di cittadini italiani ostaggio di qualche sindacalista festaiolo, viziato e capriccioso".

Più diretto, se possibile, il senatore della Lega Claudio Borghi Aquilini: "La Cgil perde 22 a zero. Zero è il numero di scioperi generali fatti quando il governo Monti spostava l'età pensionabile di sette anni anche per chi era appena stato licenziato, quando si creava disoccupazione a colpi di tasse sulla casa e tagli agli investimenti, quando il lavoro veniva oppresso dalla minaccia artificiale dello spread", dichiara il parlamentare leghista.

"Adesso che abbiamo il record di occupati, il minimo storico di disoccupazione e l'aumento più grande degli ultimi decenni negli investimenti pubblici, l'ineffabile Landini invoca ventidue weekend lunghi camuffati da scioperi generali. Così facendo si ottiene una sola cosa: lo svilimento del diritto di sciopero e la perdita totale di credibilità di un'istituzione importante come il sindacato - conclude Borghi -. La domanda è la stessa che Cicerone rivolgeva a Catilina: 'Fino a quando, o Landini, abuserai della nostra pazienza?'".

Rossano Sasso, capogruppo in commissione Scienza, Cultura e Istruzione, aggiunge che Landini si batte per il salario minimo, ma "la Cgil firma un contratto da 5 euro l'ora nel comparto vigilanza. Si batte per il rinnovo del contratto della scuola, ma poi è l'unico a non firmarlo, rifiutando così aumenti e arretrati per docenti e personale ATA. E allora, cari lavoratori della scuola iscritti alla Cgil, siate coerenti con il vostro segretario: rifiutate gli aumenti in busta paga e gli arretrati, e scendete in piazza l'ennesimo venerdì per l'ennesimo sciopero anti-italiano - sostiene il deutato della Lega -.

A mio avviso, la Cgil dimostra di essere sempre meno impegnata nella tutela dei lavoratori e sempre più utile a costruire leadership e candidature parlamentari per la sinistra. È così da oltre trent'anni, e trovo deprecabile costruire carriere politiche sulla pelle dei lavoratori".

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