Usare con troppo disinvoltura l'auto di servizio può costare caro, anzi carissimo. Ne sa qualcosa Salvatore Sottile, ex portavoce di Gianfranco Fini, chiamato a risarcire 6mila euro dai giudici della sezione giurisdizionale della Corte dei conti del Lazio. La batosta pecuniaria si aggiunge a quella giudiziaria, vale a dire una condanna a otto mesi di reclusione per peculato d'uso. Tutto era cominciato nel 2006 quando il collaboratore dell'allora vicepremier e ministro degli Esteri aveva prestato l'auto blu della Farnesina con tanto di autista alla moglie e a due amiche starlet: Elisabetta Gregoraci e Marzia Di Maio. Secondo le testimonianze dei conducenti davanti ai Pm, la consorte si sarebbe fatta scarrozzare almeno quattro volte alla stazione Termini e all'aeroporto di Fiumicino, mentre quattro volte la Gregoraci sarebbe stata accompagnata nell'ufficio di Sottile e una volta la Di Maio. L'ex portavoce si era appellato contro la condanna, ma il ricorso era stato respinto e dichiarato inammissibile anche dalla Cassazione.
Nel frattempo i giudici contabili hanno proseguito nel loro lavoro per quantificare il danno e stabilito che «tenendo conto che il consumo del carburante non è stato neppure troppo modesto e tenendo anche conto che l'auto era di grossa cilindrata», Sottile dovrà restituire alla presidenza del Consiglio dei ministri 2.000 euro. Altri 4.000 basteranno, invece, a coprire l'entità del danno causato all'immagine del ministero e, più in generale, della pubblica amministrazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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