Quattro morti e quattro feriti in gravi condizioni. È questo il bilancio aggiornato dell'incidente aereo avvenuto ieri all'aeroporto moscovita di Vnukovo.
Un Tupolev 204 della compagnia aerea russa Red Wings è finito fuori pista subito dopo l'atterraggio, spezzandosi in tre tronconi e prendendo fuoco. L'aeromobile ha travolto le recinzioni dello scalo ed è andato a fermarsi a ridosso dell'autostrada che collega Mosca a Kiev.
La cabina di pilotaggio si è parzialmente staccata dalla fusoliera ed è finita oltre il muro di recinzione; divelta anche la coda del velivolo. A bordo dell'aereo, proveniente dalla Repubblica Ceca, c'erano solo otto membri di equipaggio.
Quattro di loro sono deceduti, mentre gli altri quattro sono stati ricoverati in ospedale con gravi ferite alla testa. Due feriti si trovano nel reparto di rianimazione. Una commissione d'inchiesta, subito insediata, sta valutando filmati e testimonianze, senza escludere alcuna pista. «Stiamo valutando tutte le possibilità - ha spiegato il capo della commissione, Vladimir Markin - dalle sfavorevoli condizioni climatiche, all'errore dei piloti, a eventuali problemi tecnici all'aeromobile».
Stando ad alcune testimonianze, subito dopo aver toccato terra, l'ala destra del Tupolev avrebbe preso fuoco, forse per un problema a uno dei motori. Tra le quattro vittime figuarano il comandante dell'aereo, Shmelyov, e il secondo pilota, Ostashenko.
Il governo russo ha appena varato un provvedimento per la sicurezza aerea.
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