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L’ultimo delirio di Zan: anche le aggressioni ai gay sono colpa della Meloni

Dopo l'aggressione a una coppia gay a Roma, l'esponente dem attacca l'esecutivo: "Questa violenza è generata anche dalla crociata del governo Meloni contro le persone lgbtquia+"

L’ultimo delirio di Zan: anche le aggressioni ai gay sono colpa della Meloni
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Prendere un caso di cronaca particolarmente noto, ricoprirlo di connotati puramente politici e usarlo a piacere come clava nei confronti del governo guidato da Giorgia Meloni. Dopo la terribile e disgustosa aggressione a una coppia gay avvenuta nei giorni scorsi a Roma, lo schema di attacco delle opposizioni - tanto semplice quanto moralmente discutibile – si ripete nei tempi e nei metodi previsti. L’ennesimo caso di violenza disumana che avrebbe dovuto unire nell’indignazione l’intero arco parlamentare si trasforma nell’ennesimo pretesto per criticare aspramente l’operato dell’esecutivo di centrodestra.

Il motivo? È presto detto: grillini da una parte e democratici dall’altra, vuoi per gloria personale o per mera rivalsa politica, decidono di addossare tutte le colpe alla maggioranza di governo. Che, essendo di destra, secondo una logica fanatica, risulta per definizione ostile alle coppie omosessuali e a tutte le persone lgbtq. Il primo a scagliarsi violentemente contro il governo è Alessandro Zan, deputato dem vicino alla segretaria e mente del famoso disegno di legge anti-omofobia affossato dall’aula del Senato. “Due ragazzi mano nella mano attraversano una strada. Per questo sono stati aggrediti a cinghiate da quattro persone a Roma”, esordisce Zan sul suo profilo social. Una ricostruzione purtroppo veritiera della terribile aggressione.

“In Italia – continua – c’è un’ondata di violenza senza precedenti”. Poi, a stretto giro, arriva l’attacco al premier italiano: questa violenza, secondo Zan, “è generata anche dalla crociata del governo Meloni contro le persone lgbtquia+. Un assalto gratuito e senza fondamenta contro il presidente del consiglio, descritto con sprezzo del ridicolo come leader di una crociata omofoba e incline alla violenza. Lo stesso refrain scandito alla perfezione dalle parti del Movimento5stelle. Questa volta a frustare il governo ci pensa l’eurodeputata grillina Carola Morace.“Sono personalmente scioccata dall'aggressione omofoba a suon di cinghiate e pugni subita da due ragazzi- zi a Roma", commenta la parlamentare europea. Poi, annuncia: “Presenterò una interrogazione alla Commissione europea chiedendo una proposta legislativa che includa esplicitamente i motivi legati all'orientamento sessuale e all’identità di genere”.

Il ddl Zan qui diventa materia europea: “L'omofobia – rilancia la grillina - deve diventare reato europeo”. E così, dopo il miserabile fallimento del disegno di legge italiano, il campo largo giallorosso ci riprova in Europa.

La colpa, anche per i 5stelle, rimane della destra: “Purtroppo questo genere di attacchi – si legge nel suo comunicato - non sono nuovi in Italia e in Europa, ma sono la conseguenza di precise campagne di disinformazione e propaganda messe in campo dalle forze di estrema destra in tutta Europa per rafforzare politiche illiberali e antidemocratiche. La reazione del Parlamento europeo deve essere ferma”.

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