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"Continuano a mentire". La Difesa smaschera le fake news russe

Il dicastero guidato da Guido Crosetto smaschera le bufale dei rappresentati di Mosca: ecco cos’è successo

"Continuano a mentire". La Difesa smaschera le fake news russe

Prosegue senza sosta la propaganda dell’ambasciata russa a Roma. Dopo le bufale legate alle mine anti-uomo, i rappresentanti del Cremlino in Italia hanno denunciato la distruzione di un veicolo corazzato dell’esercito ucraino “Iveco LMV 4x4” di fabbricazione italiana. “La sorte dei mezzi militari trasferiti al regime di Kiev è prevedibile e poco invidiabile", la provocazione degli uomini di Putin nel tentativo di condizionare il dibattito. Ma il ministero della Difesa guidato da Guido Crosetto non resta a guardare.

La smentita del ministero della Difesa

"L'ambasciata russa in Italia continua a mentire nella sua quotidiana propaganda pubblicando evidenti fake news”, recita la nota del ministero della Difesa: “Le immagini dell'ultimo post non ritraggono dei mezzi Lince 4x4 Iveco, bensì blindati Mls Shield, come deducibile dal simbolo ‘Venom’ riportato sulla fiancata. Mezzi mai inviati all'Ucraina nei diversi pacchetti aiuti inviati all'Ucraina dal governo italiano".

Ma non è tutto, le stesse foto furono pubblicate lo scorso 1 dicembre dall’ex presidente ucraino Petro Poroshenko,“il quale elogiava le caratteristiche del mezzo in questione (Mls Shield) grazie alle quali undici militari ucraini erano rimasti illesi dopo essere stati colpiti da un colpo di mortaio”. Risulta proprio che lo scorso anno "l'ex Presidente ucraino ha acquistato, in parte con fondi propri e in parte con una raccolta popolare, 11 blindati prodotti dall'azienda abruzzese Tekne di Ortona (CH), donati alle forze Armate ucraine impegnate nella resistenza contro l'aggressore russo". Ambasciata russa sbugiardata e tentativo di agitare le acque fallito.

Il precedente

Come anticipato, questa non è la prima stoccata dell’ambasciata russa a Roma. Già dieci giorni fa i rappresentanti di Mosca avevano pubblicato una foto con presunte mine italiane innescate dalle truppe di Putin. Anche in quell’occasione non è mancata la provocazione: "Quanti di questi 'souvenir d'Italie' rimangono ancora in terra ucraina? Le persone ne soffriranno per molto tempo a venire...". Una enorme, gigantesca fake news. Categorico il ministro Crosetto, intervenuto per diffidare la Russia e i suoi terminali diplomatici “dal continuare a propagare notizie false su questo argomento”.

Oggi un episodio fotocopia, altro sforzo vano.

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