Matteo Renzi fatica ancora a convincere gli italiani. E tra le fila degli scettici entra oggi anche Eugenio Scalfari, secondo cui il premier non differisce di molto da Enrico Letta: "Ci sta rivendendo come suo proprio il programma già contabilizzato e in piena esecuzione dal suo predecessore", scrive il fondatore di Repubblica nel tradizionale fondo della domenica.
Alro che rottamazione, insomma. Basta guardare al cuneo fiscale, per esempio, che "già figura nella legge di stabilità approvata dal Parlamento e prevede una riduzione di tre miliardi per il 2014 e di dieci miliardi per il 2015" attraverso la spending review dell'anno scorso e il recupero di capitale dall'evasione fiscale. Parole non di Scalfari, ma dello stesso Letta, che spiega: "Saccomanni ritiene che la spending review possa dare di più, non meno di cinque miliardi quest'anno e forse sette nel successivo".
Se si parla poi dei debiti della Pa la solfa non cambia: "Il pagamento è già contabilizzato e i fondi già stanziati per 20 miliardi da erogare quest'anno", aggiunge sempre Letta a Scalfari, "La copertura è fornita dalla Cassa depositi e prestiti che può agire subito e mobilitare altri fondi per i prossimi mesi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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