Fine dell'anno, tempo di bilanci. Chi più e chi meno, li facciamo tutti, chiediamo a noi stessi: «Com'è andata? Quali risultati ho raggiunto? Poteva andare meglio, o peggio?».
Non se lo chiedono, nel loro modo di vivere istintuale e più concreto, i nostri amici a quattro zampe. Eppure, se lo facessero, non potrebbero che ritenersi soddisfatti. Perché nel 2012 le associazioni animaliste hanno ottenuto vittorie davvero importanti. La più eclatante è la norma «anti Green Hill»: il Governo, recependo una direttiva europea (la numero 63 del 2010) si impegna a dichiarare fuori legge i laboratori scientifici che trattano gli animali come cavie, senza anestesia o analgesia. Da qui la chiusura dell'istituto di Montichiari dove erano segregati migliaia di beagle.
Non solo sottratti alle gabbie da laboratorio: grazie alle modifiche del codice della strada i cuccioli sono più protetti anche contro i pirati al volante. E conquistano il libero accesso in uffici pubblici, esercizi commerciali, spiagge. Non accade ancora ovunque, ma sempre più città e località turistiche si adeguano alla dimensione «animal friendly».
Di passi avanti da fare ne restano ancora tanti, ma, intanto, le novità introdotte segnano una vittoria del mondo «animale» su quello «umano». O almeno un avvicinamento tra i due: eliminano alcune barriere, consentendo al padrone di portarsi dietro il suo animale domestico - spesso più affettuoso e fedele di tanti parenti e amici - con maggiore facilità.
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