Autovelox, la decisione che cambia tutto: controlli a tappeto

Lo scopo dell'emendamento approvato è individuare gli autovelox presenti sulle strade italiane e verificare quali sono stati approvati e quali omologati

Autovelox, la decisione che cambia tutto: controlli a tappeto
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Nella situazione di caos che si è venuta a creare in materia autovelox era più che auspicabile un preciso intervento da parte del governo. Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti chiedeva da tempo una chiara presa di posizione, pretendendo trasparenza. Ecco quini la notizia del via libera all'emendamento presentato dalla Lega in merito alla necessità di censire i rilevatori di velocità presenti sul territorio italiano. Indispensabile, infatti, risolvere l'annosa questione dell'omologazione.

Lo scopo dell'emendamento al decreto Infrastrutture è proprio questo: individuare gli autovelox presenti sulle strade italiane e verificare quali sono stati approvati e quali omologati. Tutto questo per avere una situazione più chiara e tornare a garantire ordine sulle strade e sicurezza ai cittadini. L'emendamento della Lega è stato approvato: c'è dunque il via libera alla ricognizione degli autovelox.

"Bene l'approvazione in commissione del nostro emendamento al Dl Infrastrutture con il quale chiediamo ai Comuni di segnalare tutti gli autovelox presenti sul proprio territorio. In mancanza di queste informazioni i dispositivi non potranno entrare in funzione. Vogliamo un quadro chiaro perché questi strumenti devono essere utilizzati in maniera trasparente e senza abusi per ragioni di sicurezza stradale. Stop agli autovelox solo per fare cassa", è quanto dichiarato dai deputati leghisti Trasporti Elena Maccanti (capogruppo e prima firmataria), Andrea Dara, Domenico Furgiuele, Riccardo Augusto Marchetti e Massimiliano Panizzut.

La speranza è quella di risolvere le criticità più evidenti e avere un quadro univoco degli strumenti utilizzati. Si deve sapere quali e quanti dispositivi vengono impiegati e come. Inoltre bisogna verificarne l'approvazione e l'omologazione.

Codacons ha approvato l'idea del censimento, spiegando che è gravissimo il fatto che se stia parlando solo adesso."Gravissimo che in Italia non esista un censimento degli autovelox installati lungo le strade", si legge nel comunicato. "Il ritardo delle amministrazioni locali nella comunicazione dei dati al Mit sta portando a conseguenze pesanti, perché il Ministero in assenza di numeri ufficiali ha dovuto ritirare e rimandare il famoso decreto sull’omologazione degli autovelox, col risultato che le multe stradali elevate dagli apparecchi approvati ma non omologati vengono sistematicamente annullate da prefetti e giudici di pace.

Ci chiediamo se i Comuni non sappiano effettivamente quanti autovelox siano installati sul territorio, o se i ritardi nella comunicazione dei dati siano in qualche modo legati al tesoretto garantito dagli autovelox e messo a rischio dall’atteso decreto del Mit, soldi a cui le amministrazioni dovrebbero rinunciare in caso di misure che bloccano alla radice l’utilizzo di apparecchi non a norma".

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