
Mentre gli Stati Uniti e le democrazie occidentali si interrogano sull'omicidio brutale di Charlie Kirk, il giovane attivista americano freddato sul palco mentre stava parlando, qui in Italia alcuni opinionisti sprecano tempo ad assolvere la sinistra. Mentre la gauche dovrebbe chiaramente riflettere sulla sua violenza interna che ha spinto un giovane a sparare a un attivista repubblicano, nei salotti televisivi si preferisce glissare la questione. Tra questi, ovviamente, Corrado Augias che, incalzato nel merito, ci tiene a difendere la storia della sua parte politica nascondendo tutta la polvere sotto al tappeto.
Direttamente dal salotto di In Onda, il programma di approfondimento politico di La7, il giornalista rosso risponde a tono sulle accuse di odio politico nella sinistra: "Pallottola con Bella Ciao? Odio politico nella sinistra c'è stato negli anni '70 ed è scomparso con la scomparsa delle Brigate Rosse. Bella Ciao è diventata un brand". Il motivo è presto detto: “Bella ciao, bella ciao ciao ciao” era uno degli slogan incisi sui proiettili del fucile usato per uccidere Charlie Kirk. A riferirlo sono state le autorità americane in conferenza stampa, confermando l’arresto del 22enne Tyler Robinson, l'uomo accusato di avere ucciso l'attivista repubblicano.
Molti hanno paragonato l'omicidio Kirk all' incendio del Reichstag? La risposta di Corrado Augias è un mix di precisazione storica e una critica a Giorgia Meloni: "Calma con questi paragoni, reazioni senza fondamento come il primo tweet della Meloni, nessuno la vuole intimidire, non vedo odio verso lei" .
Secondo Massimo Gramellini, invece, esiste un problema di leadership nelle democrazie occidentali: non vi sono più statisti ma solo leader che parlano alla loro parte politica. Insomma, è colpa di tutti tranne della sinistra.