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La benedizione di Celentano su Renzi e Berlusconi: "Giusto l'accordo sul voto"

Il cantante: "Dopo il no del M5S, il segretario del Pd ha parlato con 8 milioni di italiani che casualmente assomigliano a Berlusconi"

La benedizione di Celentano su Renzi e Berlusconi: "Giusto l'accordo sul voto"

Ad appoggiare l'accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi c'è anche Adriano Celentano. "Per capire davvero se un accordo è valido o no bisogna metterlo in pratica, mentre sono fermamente convinto che Renzi abbia fatto bene a fare l’accordo con Berlusconi", ha detto il cantante al direttore della rivista San Francesco, padre Enzo Fortunato, che gli chiedeva del confronto in atto in questi giorni sulla nuova legge elettorale.

Secondo Celentano, però, per il segretario del Partito democratico il Cavaliere è stato un ripiego: "Prima di rivolgersi a Berlusconi aveva implorato Grillo. Che per la seconda volta (la prima con Bersani) si è rifiutato di fare l’infiltrato che, come Robin Hood, poteva rubare ai ricchi per dare ai poveri. Per cui Renzi, non avendo altra scelta, si è accordato con chi, pur avendo una condanna, è tra i primi posti in classifica con ben otto milioni di voti". Abbastanza da legittimare l'intesa: "Mi fanno ridere gli ipocriti quando dicono che non doveva parlare con Berlusconi", spiega Celentano, "Infatti Renzi non ha parlato con Berlusconi. Ha parlato con otto milioni di italiani che casualmente assomigliano a Berlusconi".

Parlando più un generale della politica italiana, il cantante e show man ha sostenuto una possibile coalizione tra M5S e Pd: "Grillo e Renzi sono il nuovo della politica italiana. Io li vedrei bene insieme". Sui grillini ha aggiunto: "Sono soddisfatto, anche se non sempre condivido certi loro comportamenti.

Il fatto che lavorino per il bene del Paese, e questo lo si vede, non significa che certi toni non risultino poi controproducenti e non diventino un boomerang contro i loro stessi buoni principi".

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