Stefano Bonet, chi è costui? Per i militanti leghisti l’affarista veneto chiamato «lo shampato» nelle intercettazioni, indagato come Belsito per appropriazione indebita e truffa, è praticamente uno sconosciuto. Eppure, a parte che per la Porsche Panamera da 140mila euro inizialmente di sua proprietà finita in pagamento per un’intermediazione al cassiere del Carroccio, proprio Bonet avrebbe avuto una parte importante in una delle operazioni più discusse: il famoso «affaire Tanzania-Cipro».
Quarantasei anni, originario di Meolo (Venezia), in passato sarebbe stato vicino all’ex ministro Aldo Brancher. Che però precisa: «Non sono mai stato in affari con Bonet.
Lo conosco per la sua attività attraverso la società Polare, che mi risulta gestisca in maniera professionale le operazioni che sono legate al reperimento di fondi comunitari nel rispetto delle regole». Proprio la Polare, con altre società vicine a Bonet, è nel mirino dei pm per gli affari in Tanzania. Secondo i pm calabresi sarebbe stata usata per operazioni di riciclaggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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