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Fisco, stralcio automatico dopo 5 anni e rate più lunghe per chi è in crisi

Esaminato in Consiglio dei ministri un dgls sul riordino del sistema nazionale della riscossione: previsti piani di rateizzazione più lunghi (fino a un massimo di 120 rate). In arrivo anche il bonus anziani

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Riforma sull'assistenza agli anziani in Italia e riordino del sistema nazionale di riscossione: sono stati soprattutto questi i punti principali all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri che si è tenuto oggi pomeriggio a Palazzo Chigi. Il governo Meloni, nella riunione odierna dell'esecutivo durata un'ora e mezza, ha voluto mettere a punto un piano dei periodi di rateizzazioni più lunghi per chi sta attraversando un momento di crisi economica. In Cdm si è anche trattato anche delle disposizioni per la "celere definizione dei procedimenti giudiziari", dell'adeguamento della disciplina sanzionatoria prevista dal testo unico delle leggi in materia di "disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza", nonché di direttive riguardanti il "riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza".

Decreto sulla delega fiscale

In Cdm è stato esaminato un decreto legislativo con disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione. Le quote affidate all'Agenzia delle entrate-riscossione a decorrere dal 1° gennaio 2025 e non riscosse entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento saranno "automaticamente discaricate". Con questo provvedimento, adottato in esame preliminare, si prevedono piani di rateizzazione più lunghi: si passa dalle attuali 72 fino ad un massimo di 120 rate mensili, per saldare i debiti con il Fisco. Questa possibilità riguarda chi "documenta la temporanea situazione di obiettiva difficoltà", con modalità diverse per somme superiori o inferiori a 120mila euro. Per chi invece si limita solo a dichiarare di essere in temporanea obiettiva difficoltà e deve fino a 120mila euro, le rate aumentano progressivamente ogni biennio fino ad arrivare ad un massimo di 108 rate mensili dal 2029.

La norma intende distinguere bene tra il contribuente che semplicemente "dichiara di versare in temporanea situazione di obiettiva difficoltà" e quello che invece "documenta" la momentanea condizione di oggettivo impedimento. Nel primo caso i piani di rateizzazione aumentano progressivamente ogni biennio, passando dalle attuali 72 rate mensili a 84 rate mensili per le richieste presentate nel 2025 e 2026, a 96 rate per le richieste presentate nel 2027 e 2028, fino ad arrivare a 108 rate mensili a decorrere dal primo gennaio 2029. Nel nome della semplificazione, si apre una via automatica per i mini-rimborsi: è prevista una compensazione automatica per chi ha micro-crediti fino a 500 euro grazie una nuova regola destinata a entrare in vigore subito dopo l'approvazione definitiva della riforma.

Bonus anziani

Viene previsto per gli anziani un assegno di assistenza da 850 euro al mese che andrà quindi a sommarsi all'indennità di accompagnamento (531,76 euro), per un totale di circa 1.380 euro. Si tratta di una legge-quadro - la 33 del 23 marzo 2023 - prescritta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), in risposta alle gravi carenze italiane sulla cura e la presa in carico di over 65, sia abili sia non autosufficienti. La prestazione universale riguarderà gli anziani facenti parte di quest'ultima categoria, ma con dei paletti: a potere godere del bonus sarà infatti per il momento una mini-platea di circa 25mila persone, già titolari dell'indennità di accompagnamento, non autosufficienti, almeno 80enni e con un bisogno assistenziale "gravissimo". E con Isee non superiore a 6mila euro.

La sperimentazione della misura partirà a gennaio 2025 per concludersi a dicembre 2026: due anni in cui se si sfiorerà dal budget di 500 milioni (250 milioni per anno di sperimentazione) recuperato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali dopo un braccio di ferro con il Mef, le condizioni di accesso ai benefici potranno essere ulteriormente ristrette. Va poi tenuto presente che l'assegno di 850 euro sarà revocato nel caso in cui non dovesse essere speso, come previsto dal decreto, per retribuire il lavoro di cura e assistenza svolto da "badanti" o per acquistare l'assistenza da imprese di servizi. "Approvata in maniera definitiva il dl per le persone anziane: raggiungiamo un altro obiettivo Pnrr e soprattutto saniamo oltre 20 anni di attesa - dichiara Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali -. È una riforma fondamentale per l'Italia, prima in Europa per numero di anziani e seconda al mondo. Grazie a questa riforma inizieremo a poter dare certezze alle persone anziane in termini di miglioramento della qualità della vita, della possibilità di scongiurare isolamento e solitudine, di semplificare l'accesso ai servizi e promuovere così questa stagione della vita in maniera dignitosa".

Il decreto sui giochi online

Con l'approvazione definitiva del Dlgs sui giochi online s'interviene "per razionalizzare e aggiornare il sistema dei giochi pubblici a distanza, aumentando il valore delle concessioni da assegnare portandole ai corretti livelli di mercato. Tutto il sistema viene regolato con norme più moderne e rigorose". Vengono, quindi, "sensibilmente aumentati gli importi richiesti ai concessionari che per operare in Italia dovranno pagare tre canoni: un 'canone una tantum' che passa dai precedenti 250 mila euro a sette milioni di euro (ben il 2.800 per cento in più); un 'canone annuale' pari al tre per cento dei ricavi netti di ogni concessionario (il doppio rispetto al passato); una 'fee annuale' pari allo 0,2 per cento dei ricavi netti dei concessionari per campagne informative e di comunicazione per il contrasto alla ludopatia". Allo stesso tempo viene anche "disposto il rinnovo della gara del lotto (nel 2025) passando da una base d'asta di 700 milioni a un miliardo di euro".

Si mette, inoltre, definitivamente la parola fine all'utilizzo del contante per i giochi online: "Chi vorrà ricaricare più di 100 euro cash dovrà necessariamente utilizzare strumenti elettronici di pagamento tracciabili e sicuri".

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