
Mentre ieri i sindacati bloccavano il Paese, c'è chi lo faceva correre rilanciando l'uso delle auto.
Pasquale Tridico - padre del reddito di cittadinanza, capodelegazione dei grillini a Bruxelles e adesso candidato alla presidenza della Regione Calabria per il centrosinistra , non si sa se più eccitato o disperato per il voto di domenica, ha fatto la sua ultima promessa elettorale in tempo utile: «Toglierò il bollo auto in Calabria finché le strade restano dissestate».
Certo, avrebbe potuto promettere di migliorarle con una maggiore manutenzione - che peraltro viene finanziata proprio dal bollo auto
-, ma così è più popolare. E populista. Ma cosa te lo tridico a fare.
Dal voto di scambio al bollo di cambio.
Non potendo abolire la povertà, si impoverisce la collettività. Non male.
Certo. A noi però pare un po' poco. Possibili altre promesse. Lavaggio settimanale dell'auto di tutti i calabresi a spese della Regione. Biglietti ferroviari sospesi fino a data da stabilire, visto che anche le ferrovie in Calabria sono dissestate. Incentivare la mobilità sostenibile regalando a tutti i cittadini una mountain bike, col cambio
Shimano. O togliere l'Imu. Sì! Meno Imu per tutti!
Domanda. Ma Tridico non faceva prima a mandare delle buste coi soldi direttamente a casa dei calabresi?
Vabbè. Ormai per un voto si possono tentare tutte le promesse possibili. Danni non se ne fanno. Tanto si sa che una volta eletti non si mantengono.
Qualunquemente.