Cinque giorni di sospensione. Non è la punizione, a scuola appena iniziata, per il solito alunno indisciplinato ma la sanzione inflitta dall'ufficio di presidenza della Camera ai 12 grillini che una settimana fa hanno «okkupato» il tetto di Montecitorio. «Un fatto grave», aveva commentato a caldo la maestrina dalla penna rossa Boldrini, che con i seguaci di Beppe Grillo ha il suo bel da fare. Ieri è arrivata la bacchettata. Per cinque giorni a partire da oggi i deputati del M5S sono esiliati dall'Aula. La decisione è arrivata dopo una lunga discussione. I questori avevano chiesto una «pena» di sette giorni, oltre a una sanzione pecuniaria per ripagare i 3.880 euro spesi da Montecitorio per la notte di occupazione. Ma la multa alla fine non è stata comminata. Al momento del voto inoltre ci sono state quattro astensioni: quella dei tre membri grillini dell'ufficio di presidenza e quella del leghista Davide Caparini. «Non ci siamo pentiti», ha detto in audizione Alessandro Di Battista.
Altri onorevoli grillini hanno denunciato di essere stati costretti a consegnare i cellulari all'entrata per evitare dirette streaming, «come a scuola», anche se la presidenza ha smentito. «Un processo sommario», l'ha definito Carlo Sibilia e Vito Crimi: «Nessuna Giunta per i brutti e cattivi grillini».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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