Un "comportamento profondamente lesivo dei miei diritti e della mia immagine". Al procuratore capo di Torino, Gian Carlo Caselli, non sono piaciute le parole del presidente del Senato, Pietro Grasso, pronunciate ieri sera alla trasmissione di La7 Piazzapulita.
Caselli, in una lettera indirizzata al Csm, ha chiesto di essere "adeguatamente tutelato", aggiungendo poi "riservandomi ogni iniziativa al riguardo". Secondo il procuratore, "il presidente del Senato si è prodotto in un lunghissimo monologo, a mio giudizio contenente accuse e allusioni suggestive, con il risultato di prospettare in maniera distorta vari fatti e circostanze afferenti la mia attività di magistrato".
In particolare, la lesione della sua immagine si sarebbe verificata "là dove si insinua che il mio operato sarebbe stato caratterizzato dalla tendenza a promuovere e gestire processi che diventano gogne pubbliche ma restano senza esiti, mentre tutta
la mia esperienza professionale si è sempre e soltanto ispirata all’osservanza della legge, al rispetto dei presupposti in fatto e in diritto necessari per poter intervenire e alla rigorosa valutazione della prova".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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