
Stalking aggravato, lesioni, interferenze illecite nella vita privata, diffamazione e false dichiarazioni nel curriculum. Sono queste le accuse, compiute a danno dell'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che la Procura di Roma contesta a Maria Rosaria Boccia a cui è stato notificato l’atto di chiusura delle indagini preliminari. Un atto che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio.
L’inchiesta, nata a seguito di un esposto presentato nell’estate del 2024 dall’ex ministro della Cultura che figura nel procedimento come parte lesa così come sua moglie e il suo ex capo di gabinetto Francesco Gilioli, è coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e dalle pm Giulia Guccione e Barbara Trotta. Lo scorso settembre i carabinieri del nucleo investigativo hanno perquisito l’abitazione della donna e sequestrato del materiale informatico, tra cui telefoni cellulari, mentre, in marzo, Boccia è stata interrogata dai magistrati e in quell'occasione avrebbe respinto ogni accuse, dando agli inquirenti una versione poco convincente dei fatti.
L'inchiesta, che riguarda fatti avvenuti tra maggio 2024 e aprile 2025, descrivono un quadro inquietante fatto di pressioni psicologiche, controllo ossessivo e tentativi di condizionamento della vita pubblica e privata di Sangiuliano da parte della Boccia dopo la fine della relazione con l'allora titolare del Mic. La donna, secondo quanto ricostruito dalla Procura di Roma, avrebbe procurato un forte stato di ansia, paura e stress in Sangiuliano che sarebbe stato poi costretto a modificare le proprie abitudini di vita fino a rassegnare le dimissioni da ministro.
Tra le accuse pesano soprattutto la richiesta di un incarico fiduciario presso il ministero della Cultura, l’accesso non autorizzato al cellulare personale di Sangiuliano, la sottrazione della fede nuziale, la pubblicazione sui social di immagini private senza consenso e minacce implicite e dirette alla moglie del ministro. Boccia avrebbe pubblicato tra le sue storie Instagram immigini in cui era in compagnia del ministro durante un concerto dei Coldplay e di loro due a Positano. "Le tolgo se vieni a Napoli", gli avrebbe detto riccattandolo. Il 6 agosto, invece, pubblica una storia con un messaggio criptico ma inequivocabile: “Ricordati che la vita è come un ristorante: nessuno se ne va senza pagare”. Ma non solo. Il 17 luglio 2024 a Sanremo, Boccia avrebbe aggredito fisicamente Sangiuliano, procurandogli un taglio al cuoio capelluto di oltre nove centimetri, refertata come lesione personale. L'8 agosto gli avrebbe fatto credere di essere incinta e di aver avuto un malore dicendo di essersi recata al Policlinico Gemelli per un controllo medico. Visita che i carabinieri hanno appurato non esserci mai stata. Ma non solo. Il giorno successo lo avrebbe costretto a confessare il tradimento alla moglie registrando persino la telefonata di nascosto. Un audio che, poi, sarebbe stato diffuso alla stampa e alle televisioni.
Silverio Sica, legale di Gennaro Sangiuliano, sentito dall'Adnkronos, commenta: "Le indagini hanno confermato la nostra ipotesi: quello che è accaduto a Gennaro Sangiuliano è stato dovuto a una donna con una personalità che viene ben delineata nei diversi capi di imputazione.
Il nostro ringraziamento va alla procura di Roma per il lavoro accurato per accertare e riscontrare i fatti esposti". E poi conclude: "Sangiuliano con un gesto unico ha dato le dimissioni da ministro per una vicenda strettamente personale".