Corrado Augias, 74 anni, è uno dei volti più noti della produzione culturale italiana. Giornalista, scrittore, storico, commediografo, presentatore televisivo. E anche, per non farsi mancare nulla, ex parlamentare europeo, eletto nel 1994 come indipendente nelle file del Pds. Per lui, intellettuale con una certa dimestichezza sia con i salotti, sia con le spiagge chic di Capalbio (poi rinnegate perché divenute troppo popolari), è stata coniata la definizione di «saggiallista», cioè autore sia di saggi sia di libri gialli.
Per anni ha scritto per «LEspresso» e «Panorama» ed è stato corrispondente di «Repubblica» da Parigi e New York e tuttora collabora con il quotidiano di Eugenio Scalfari. In questa veste, per molto tempo ha curato la rubrica delle lettere, in cui non ha mai nascosto la sua insofferenza per il centrodestra e le politiche berlusconiane.
Dopo aver scritto dei segreti delle più grandi città del mondo, di «Giornali e spie» e del pittore livornese Amedeo Modigliani, ha dedicato lultima parte della sua produzione letteraria ai problemi del cristianesimo.
In televisione ha condotto la storica serie «Telefono giallo» sui misteri italiani, mentre attualmente conduce su Raitre «Babele», «Enigma» e «Le storie, diario italiano».
Nel dossier dellarchivio di Praga si raccontano i suoi incontri di gioventù con alcuni esponenti dei servizi segreti cecoslovacchi.
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