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Conte aggredito da un No Vax: "Ci hai chiusi in casa"

L’ex premier colpito per le restrizioni: "Dissenso legittimo, deriva pericolosa". Solidarietà unanime.

Conte aggredito da un No Vax: "Ci hai chiusi in casa"

Doveva essere un evento elettorale come tanti altri, in vista delle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio. Giuseppe Conte arriva nel pomeriggio a Massa, in Toscana, e comincia il consueto giro di strette di mani. A quel punto va in scena l'imprevisto. Si avvicina un uomo, fa finta di voler salutare Conte e poi lo schiaffeggia, colpendolo al viso: «Ci hai chiuso in casa per mesi». Il malintenzionato viene subito allontanato dal cordone che circonda il presidente del M5s, tra cui il deputato di Massa Riccardo Ricciardi. Il motivo del gesto si capisce immediatamente, dato che l'aggressore inveisce contro l'operato dell'ex premier durante la crisi della pandemia da Covid-19. Dpcm, chiusure e lockdown che hanno generato la rabbia ingiustificata di Giulio Milani, l'attivista No Vax autore della violenta improvvisata ai danni di Conte. «Questo tipo di derive sono fatte da persone irresponsabili - commenta il leader del M5s dopo l'accaduto -. Il dissenso è legittimo, ma questa manifestazione violenta esula dal contesto democratico». La vicinanza politica è unanime. «Esprimo solidarietà al presidente del M5s, Giuseppe Conte. Ogni forma di violenza va condannata senza esitazione. Il dissenso deve essere civile e rispettoso delle persone e dei gruppi politici», dice la premier Giorgia Meloni. Arriva anche la reazione del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: «Solidarietà a Giuseppe Conte. La violenza non può essere tollerata. Mai». «Sono vicina a Giuseppe Conte - dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein - e a lui esprimo solidarietà per l'aggressione subita oggi in Toscana. Usando la violenza non si affermano le proprie ragioni ma solo la propria vigliaccheria». Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani interviene durante la convention di Forza Italia a Milano: «A Giuseppe Conte esprimiamo la nostra solidarietà, perché la violenza non fa parte del nostro bagaglio culturale». Il commissario Ue Paolo Gentiloni parla di «squallida e vergognosa aggressione». Per Carlo Calenda del Terzo Polo «in politica non ci può mai essere spazio per la violenza». L'aggressore, candidato consigliere alle prossime comunali a Massa, ridimensiona tutto parlando con l'Adnkronos: «Il mio schiaffo è stato pedagogico, Conte è stato violento con i suoi dpcm». Intanto martedì Conte non sarà all'incontro tra le opposizioni e Meloni sulle riforme istituzionali.

L'ex premier quasi sicuramente sarà a Brescia, dove è stato convocato dal Tribunale dei ministri, perché indagato con l'ex ministro della salute Roberto Speranza per l'inchiesta sulla prima fase della gestione del Covid in Italia.

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