Continua l'allarme sulle coste: soccorse altre 4 imbarcazioniBusta con sangue spedita al Cpa di Lampedusa

Continua l'emergenza immigrazione nel mar Mediterraneo. Dopo che nella notte tra mercoledì e giovedì sono state tratte in salvo 233 persone a 80 miglia da Lampedusa, ieri altre quattro imbarcazioni cariche di immigrati sono state soccorse in mare aperto sempre a sud dell'Isola. In particolare, la corvetta Urania della Marina militare, del dispositivo aeronavale «Mare nostrum», ha individuato a sud di Lampedusa un natante in difficoltà di circa 15 metri, recuperando 127 migranti provenienti dal Mali, tutti in buone condizioni di salute. Terminate le operazioni di trasbordo, la corvetta si è diretta verso un altro natante di circa 12 metri, localizzato da un velivolo Atlantic con circa 50 migranti a bordo. La nave anfibia San Marco e il pattugliatore Sirio della Marina Militare hanno invece fatto rotta verso due natanti con un numero imprecisato di migranti a bordo, localizzati in alto mare a sud di Lampedusa e diretti verso le coste italiane.
Sempre ieri, una busta con all'interno un foglio di carta intriso di una sostanza organica, probabilmente sangue, è stata recapitata al centro di accoglienza di Lampedusa. Il destinatario è Federico Miragliotta, ex direttore di Lampedusa Accoglienza, trasferito ad altre mansioni dopo lo scandalo del video choc relativo ai profughi siriani che venivano disinfettati nudi con una pompa.

La procura di Agrigento ha disposto le analisi chimiche per accertare la sostanza contenuta nella busta. La lettera, spedita per posta, recava il timbro dell'Ufficio di Milano Borromeo. Dove solitamente è riportato il nome del mittente, c'era la scritta «Ama il prossimo tuo!».

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