Non si ferma il lavoro dei sommozzatori nelle acque davanti a Cala Croce, per cercare di recuperare i corpi delle vittime del naufragio di Lampedusa. Ieri, nonostante le condizioni del mare fossero rese difficili dal maltempo, i sommozzatori hanno recuperato altri trentotto corpi: il bilancio provvisorio della tragedia sale così a 232 vittime. Dopo avere lavorato nella zona del cassero dell'imbarcazione, i sommozzatori devono ancora entrare nella stiva. E se oggi a Lussemburgo i ministri degli Interni discuteranno della tragedia (per l'Italia ci sarà Alfano), è prevista per domani la visita sull'isola del presidente della Commissione Ue Barroso (con lui anche il commissario per gli Affari interni, Cecilia Malmstrom): un viaggio per «vedere con i miei occhi» che cosa è successo e che cosa «possiamo fare assieme» per risolvere la situazione, ha detto ieri. «La mia visita a Lampedusa ha lo scopo di mostrare solidarietà e capire cosa possiamo fare, sempre tenendo a mente che si tratta di una competenza nazionale - ha aggiunto Barroso - Penso che potremmo fare di più se gli Stati membri fossero d'accordo a voler fare di più». Anche alla plenaria del Parlamento europeo di domani si discuterà di Lampedusa, ma è già stato annunciato un rinvio: il voto su una risoluzione per cambiare le politiche europee e la condivisione di responsabilità è stato rimandato alla seconda plenaria di ottobre (21-24), cioè dopo la relazione di Barroso e Malmstrom.
Ieri a Palazzo Chigi c'è stato un vertice sull'immigrazione e l'emergenza sbarchi. Dopo la tragedia di Lampedusa infatti non si sono fermati gli arrivi di immigrati sulle nostre coste: l'altra giorno a Siracusa in tarda serata sono sbarcati 155 profughi siriani, tutti in buone condizioni, in maggioranza donne e bambini. E ieri altri due barconi sono giunti all'alba a Pozzallo, nel Ragusano, con a bordo duecento extracomunitari, fra cui molte donne e molti bambini. Sono stati tutti portati nel centro di prima accoglienza di Pozzallo.
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