Cronache

Sci in caduta libera Il re della montagna ora è il risparmio

In nove anni il mercato si è dimezzato. Colpa della crisi, delle nuove discipline e della settimana bianca che diventa weekend

Sci in caduta libera Il re della montagna ora è il risparmio

Addio sci padrone. Una volta era il re incontrastato della montagna. Ma adesso il suo dominio si sta sgretolando. E lascia il passo a sempre più sofisticate e astruse discipline che lo hanno messo in ombra nel gradimento delle fasce d'età più giovani, che però, complice la crisi, le novità in continua evoluzione e il weekend che soppianta la settimana bianca, preferiscono affidarsi al noleggio più che all'acquisto. È questo il combinato disposto che esce dalla panoramica della Montagna bianca presentata anche quest'anno al Nissan Skipass di Modena Fiere (www.skipass.it), che quest'anno spegne venti candeline.
Con 184 euro di media, rispetto ai 182 dello scorso anno la voce noleggio è quella che si è impennata di meno ed è per questo che l'italiano opterà per una formula più free e meno vincolante dell'acquisto. A farne le spese il classico acquisto alla moda alle porte della stagione. Il mercato dello sci alpino è crollato infatti del 50% in appena nove anni: nella stagione 2004-2005 erano stati acquistati 398mila paia di sci. Dieci anni dopo il dato scende a 173mila. Per non parlare di scarponi e attacchi che hanno fatto tracollare il mercato dalle vette di dieci anni fa, 106 milioni di euro di giro ad appena 52milioni. Numeri da vertigine, che si giustificano con la crisi, certo, ma anche con le novità introdotte in un mercato quello della Montagna che negli anni ha conosciuto un cambiamento di abitudini. Perché se è in crisi la vendita di prodotto, non è in crisi l'utilizzo della montagna. Adesso a fare tendenza sono le attività free e non solo lo snowboard, che quest'anno si fermerà a quota 500mila fruitori, circa come lo scorso anno. A registrare le impennate maggiori infatti sono lo sci alpinismo con 7.000 nuovi praticanti, ma soprattutto il freestyle che cresce di anno in anno con punte di 10mila nuovi praticanti ogni anno. La tendenza, che mescola economicità, libertà e gusto per la montagna quest'anno però è la ciaspola che da segmento di nicchia si sta ritagliando degli spazi impensabili fino a qualche anno fa: +10% rispetto allo scorso anno. Ma ci sono anche il nordic walking e il biathlon, lo snowcrossboard, lo snowkite e il paraski, ma anche l'airboard, lo skifox e lo speed-riding e l'hammerhead: ce n'è davvero per ogni passione e per tutti i gusti. Musica per le orecchie dei professionisti della montagna, noleggiatori di attrezzature e maestri che si stanno riconvertendo alle novità. La tendenza free, che ricerca economia e semplicità nel vivere la montagna, si riverbera anche sull'alloggio: settimane bianche concentrate a pacchetto chiavi in mano e tutto compreso nei mesi centrali dell'inverno, compresa la settimana di Natale che sta ritornando ad essere gettonata nelle richieste. Soffre il sistema alberghiero, ne è una prova il ritorno all'utilizzo delle seconde case. Ma è anche sul sistema della ricerca e delle prenotazioni che gli italiani stanno sperimentando un nuovo modo di concepire la vacanza. La vacanza sulle piste adesso si prenota on line dove sono spuntati come funghi d'alta quota i primi tour operator digitali come Airbnb, il portale per la prenotazione on line di appartamenti, ville e chalet, e Scigratis, il sito di riferimento per chi cerca l'offerta low cost. Si rivolgono al pubblico vastissimo degli utenti di internet, ad un target dinamico che cerca soluzioni ad hoc. Se gli italiani andranno al risparmio, gli stranieri promettono di scendere sulle Alpi con altre intenzioni: russi e ucraini hanno deciso di prendere d'assalto le nostre località portando così al 54% la quota di visitatori stranieri sulle Alpi. Per tutti gli altri la montagna sta diventando un luogo esclusivo dove cercare non solo l'attività sportiva sugli skilift: shopping, opzioni enogastronomiche, praticabilità di diverse discipline, ospitalità diversificata, luoghi di incontro e divertimento, centri benessere e luoghi di socialità. É il concetto del Mountain resort che cambia la nostra idea di settimana bianca alla ricerca di nuovi mercati.

Una questione di sopravvivenza di un indotto che non vuole rassegnarsi alla crisi.

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