Crosetto perentorio: "L'Italia non entrerà in guerra con l'Iran"

La posizione del ministro della Difesa: "Non penso che ci saranno mai soldati o aerei italiani che potranno bombardare"

Crosetto perentorio: "L'Italia non entrerà in guerra con l'Iran"
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Se gli Usa decideranno di entrare in guerra contro Teheran, l'Italia non lo farà: Guido Crosetto è perentorio. Intervistato da "Dritto e rovescio", in onda su Rete 4, a proposito della crisi tra Israele e Iran il ministro della Difesa ha affermato che Roma "non pensa di entrare in guerra" con Teheran: "Non penso che ci saranno mai soldati o aerei italiani che potranno bombardare l'Iran, questo mi pare evidente e chiaro. Non solo perché è costituzionalmente impossibile ma non c'è neanche la volontà".

Il titolare della Difesa si è anche soffermato sulle basi americane in Italia, sottolineando che sono disciplinate da un accordo dei primi anni Cinquanta, "molto antico": l'intesa prevede che gli Usa "possono utilizzarle soltanto spiegando per cosa le vogliono utilizzare e soltanto dopo l'autorizzazione del governo italiano". Crosetto ha comunque tenuto a precisare che "non è stata ancora chiesta, non è stata mai chiesta questa autorizzazione".

Per quanto concerne gli italiani presenti attualmente in Iran, il ministro in quota Fratelli d'Italia consiglia "di lasciare, di abbandonare Teheran che è la zona più pericolosa anche perché gli israeliani si muovono con molta facilità su tutto il territorio e non hanno intenzione di finire fin quando non hanno la certezza di aver tolto all'Iran la possibilità di utilizzare la bomba atomica", ricordando che già il ministro Tajani e la Farnesina "avevano invitato al rientro".

Per Crosetto è fondamentale tornare al tavolo che Washington aveva aperto, perchè "ogni giorno che passa è un giorno che peggiora la situazione e rende più difficile tornare indietro": "Per cui questa guerra va fermata al più presto anche perché qui c'è la possibilità di un'escalation per il tipo di armi che vengono usate, questa è la cosa che mi

preoccupa di più". Il ministro ha sottolineato che il punto di arrivo è che Teheran "smetta di cercare la bomba atomica", evidenziando che "basterebbe quello per cessare questa guerra".

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