Dall'Austerità a Zelig l'alfabeto di una manovra che ci uccide di tasse

Cattive notizie dalla commissione Bilancio del Senato. La legge di Stabilità prosegue il suo iter parlamentare in maniera confusa, parziale, senza una linea, in attesa di ordini dal ministero dell'Economia. Nessuna riunione di maggioranza, nessuna sintesi politica. È questo il ruolo del Parlamento? È questo che intendeva il premier Enrico Letta, quando invitava il Parlamento a modificare, migliorare, integrare la legge di Stabilità? Non ha senso prolungare lo strazio, il governo presenti il maxi emendamento e chiuda la partita, magari mettendo la fiducia. Le forze politiche di maggioranza si assumeranno le proprie responsabilità. E gli italiani giudicheranno.

Asse. La legge di Stabilità realizza una redistribuzione del reddito tutto a danno dell'elettorato di centrodestra (dall'Imu al contributo di solidarietà sulle pensioni) e tutto a vantaggio dell'elettorato di sinistra (dal finanziamento della cig in deroga agli esodati). Dopo il voto di fiducia del 2 ottobre e la scissione del Pdl del 15 novembre, l'asse politico del governo si è spostato pericolosamente a sinistra.

Austerità. Nonostante le belle dichiarazioni di Letta la Stabilità si inserisce nel filone di politica economica restrittiva imposta dalla Germania e dimostra il timore reverenziale nei confronti di Bruxelles e dell'Europa tedesca.

Balneari. Un emendamento di Forza Italia prevedeva il passaggio dal demanio al patrimonio dello Stato delle aree degli stabilimenti balneari, con l'obiettivo della privatizzazione con diritto di opzione per i concessionari già esistenti. Obiettivo: salvaguardare oltre 30mila aziende; dismettere e valorizzare il patrimonio dello Stato per 5-10 miliardi; garantire investimenti e crescita del settore.

Buchi. Con questa legge di Stabilità il governo viene meno all'impegno preso dal premier il 29 aprile e ribadito il 2 ottobre a realizzare entro l'anno la riforma della struttura delle aliquote Iva per scongiurare ulteriori aumenti, come quello del 1° ottobre. Il governo sta predisponendo i decreti di attuazione della delega fiscale che il Parlamento approverà per evitare l'attivazione automatica delle pericolose clausole di salvaguardia della manovra? La risposta è no.
Casa. Nel 2012 con Monti il gettito totale dell'Imu è stato di 24 miliardi; nel 2013 sarà ancora di 24 miliardi, nonostante la cancellazione dell'Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati agricoli; nel 2014 rischia di superare 30 miliardi. La proposta di Forza Italia: tornare all'Imu «federale», da cui è assolutamente esclusa la prima casa e prevedere una clausola di salvaguardia per cui se il gettito complessivo dell'Imu nel 2014 supererà 20 miliardi (come da impegno del premier), la quota eccedente sarà rimborsata alle famiglie che hanno pagato di più.

Cig. Finanziamento indiscriminato della cassa integrazione in deroga: 600 milioni (misura a favore dell'elettorato di sinistra). Ogni 2-3 mesi servono 400-500 milioni di euro. Come sono stati usati i 30-40 miliardi dal 2008 a oggi di risorse destinate alla cig in deroga? Quel meccanismo funziona?

Contro. Tutti contro la Stabilità: Confindustria, Confcommercio, Rete Imprese Italia, Confedilizia, sindacati, Abi, Bankitalia, Corte dei conti, centrodestra, centrosinistra.

Detrazioni per il cuneo fiscale. Con gli emendamenti Pd si restringe l'applicazione del beneficio sui redditi fino a 32mila euro. Effetto netto nelle tasche dei lavoratori: più 225 euro netti all'anno. Acqua fresca. La proposta di Forza Italia: destinare le risorse a disposizione (5 miliardi) alla detassazione degli straordinari e del salario di produttività per migliorare la competitività di cui ha bisogno il tessuto produttivo italiano come richiesto anche dall'Ue.

Detrazioni Imu. L'Imu è un'imposta reale sulle cose, non sulle persone in base al reddito e alla capacità contributiva. Ogni ragionamento su ipotetiche detrazioni da applicare all'Imu, tanto care al Pd, stravolge la natura stessa dell'imposta e rischia di alimentare ulteriormente l'ineguaglianza.

Deduzione Irap nuovi assunti. 15mila euro per ogni nuova assunzione a tempo indeterminato. Applicando l'aliquota Irap del 3,9%, il vantaggio per le imprese ammonta a massimo 585 euro l'anno per 3 anni. L'occupazione non si fa per decreto.

Diligenza. Forza Italia non può rendersi partecipe di un assalto alla diligenza tutto di sinistra. Fin dall'inizio abbiamo segnalato la necessità di rivedere l'impianto della legge di Stabilità, per inserirvi misure di sviluppo e che consentissero una riduzione della pressione fiscale. Invece si è deciso di operare «a margine», con piccole modifiche, ininfluenti per dare una scossa all'economia e agganciare la ripresa che si allontana sempre più.

Debito. Sale, sale, sale. Ogni anno di più, alla faccia del fiscal compact. Dismissioni timide. La Stabilità prevede 500 milioni per il 2014. Dov'è finito il piano Grilli di dismissioni per un punto di Pil (16 miliardi) previsto già dal 2013? Come è stato coperto il buco derivante dalla non realizzazione del piano?

Enti Locali. Allentamento del patto di Stabilità per i Comuni (tutti di sinistra): 1 miliardo per edilizia scolastica e dissesto idrogeologico.

Esodati. Per reperire le risorse da destinare ai quali si attinge dalle pensioni di chi ha lavorato tutta una vita e vede violato il proprio patto con lo Stato.

Figuraccia. Dopo i richiami della Commissione europea sull'andamento a rialzo del debito pubblico, il governo ha presentato un piano, superficiale e poco credibile, di dismissioni da 12 miliardi. Perché non ci aveva pensato nella manovra? Rischiamo di realizzare quello che abbiamo cercato di scongiurare e che i predatori dalla tripla A aspettavano: la vendita a prezzi stracciati dei gioielli di famiglia. Pensano, Letta e Saccomanni, che bastino queste poche chiacchiere autolesioniste, per captare la benevolenza dell'Ue?
Giroconti. Fondi che vengono stanziati e fondi che vengono svuotati. Sempre le stesse risorse cui viene cambiata destinazione. Chi si vuole prendere in giro?

H ousing sociale. A questo destiniamo le risorse derivanti dal riscatto delle case popolari da parte degli inquilini: circa 2 milioni di case.

I mbroglio. Nel 2013, con l'eliminazione dell'Imu sulla prima casa il gettito avrebbe dovuto attestarsi a 20 miliardi. Tuttavia i Comuni hanno esercitato al massimo la propria autonomia impositiva sulle seconde case, per cui il gettito complessivo dell'Imu sarà di circa 24 miliardi, nonostante l'esclusione della prima casa. Se consideriamo che lo Stato trasferirà ai Comuni 4 miliardi a rimborso della cancellazione dell'Imu prima casa, il gettito dalla tassazione degli immobili nel 2013 ammonterà a circa 28 miliardi. Questo aumenterà ulteriormente il surplus di bilancio delle amministrazioni locali, già registrato nel 2012 proprio a seguito dell'introduzione dell'Imu di Monti. Complimenti!

L imite contante. Un emendamento di Forza Italia prevede di innalzare il limite per i pagamenti in contanti da 1.000 a 5mila euro. Passerà?

Mezzogiorno. Quattro emendamenti di Forza Italia: rideterminazione delle quote dei fondi Fas dal 2017; completamento del programma di metanizzazione; più risorse contro il dissesto idrogeologico; attivazione dell'Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare (1 milione di euro).

Marchette. L'elenco potrebbe essere molto lungo. Di seguito solo alcuni esempi. 1) Con la Stabilità aumenta la percentuale di deducibilità delle perdite su crediti per banche, assicurazioni e intermediari finanziari. 2) Ricostruzione della Federazione italiana dei consorzi agrari (fallito nel 1991 per crac finanziario): 400 milioni. 3) Orchestra del Mediterraneo al teatro San Carlo di Napoli: 1 milione di euro nel 2014. 4) Museo storico della Liberazione di Roma: dotazione incrementata di un milione per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016. 5) Lavoratori socialmente utili di Calabria, Campania e Sicilia: 110 milioni.

N o. Saremo costretti a non votarla.

O bbrobrio. Il contributo di solidarietà per pensioni superiori a 150mila euro. Una misura odiosa perché mina il rapporto di fiducia tra lo Stato e chi ha maturato il diritto al trattamento pensionistico (tra l'altro per riscuotere un importo modesto, di 118 milioni all'anno, da destinare agli esodati). Lo stesso dicasi per la deindicizzazione delle pensioni superiori a 3 volte il minimo (1.486,30 euro lordi al mese): colpisce il 59% dei pensionati.

Pensioni. Qualsiasi intervento non può aggirare i parametri fissati dalla Corte Costituzionale: non sono ammissibili misure che non riguardino l'intero sistema, visto che tutte le pensioni in Italia sono da considerarsi «privilegiate», in quanto la rendita pensionistica è sempre superiore ai contributi versati. Se si adottasse fino in fondo l'equivalenza tra contributi e rendita dovremmo tagliare tutte le pensioni a partire da quelle di anzianità e da quelle sociali, che in genere hanno un livello di intervento dello Stato maggiore, nonostante gli importi modesti. È questo che il governo vuole? La proposta di Forza Italia: applicare il «contributo di solidarietà» solo ai pensionati con meno di 67 anni: una parte degli elevati assegni sono frutto dell'applicazione del metodo retributivo.

Patrimoniale. La nuova formulazione della tassazione sugli immobili voluta dal governo Letta.

Pressione fiscale. Tutto l'impianto della Stabilità si basa sull'assunto di una crescita del Pil prevista dell'1,1% per il 2014 e del 2% nel 2015 e 2016. Questo consente di «sbandierare» una riduzione della pressione fiscale dal 44,3% nel 2013 al 43,3% nel 2016. Peccato, però, che le previsioni del Mef siano fin troppo ottimistiche (Istat, Commissione Ue, Ocse e Fmi le hanno riviste al ribasso). Basando i calcoli su una crescita nulla del Pil 2014 e dell'1% nel 2015 e 2016, deriva un aumento della pressione fiscale al 44,6% nel 2016.

Q uadro macro. Sarebbe bello riportare in questo paragrafo i numeri della manovra, ma, come ha detto la Commissione Ue, non sono veritieri. Ci piacerebbe dire che la Stabilità di Letta-Alfano-Saccomanni ci riporta sulla via della crescita, taglia la spesa pubblica, riduce il debito e la pressione fiscale, ma così non è. Abbiamo cercato in tutti i modi di cambiarla. Sappiamo come è andata...

R iscatto. Abbiamo proposto un d-day in cui tutti gli inquilini di case pubbliche potranno andare dal notaio e comprare l'immobile in cui abitano, impegnandosi a versare lo stesso importo del canone per 20 anni. Obiettivo: trasformare il «capitale morto» in «capitale vivo»: ci sono circa un milione di case degli ex-Iacp e un altro milione di immobili dei Comuni che non rendono nulla e costano 4-5 miliardi l'anno di manutenzione. Un'operazione conveniente per tutti: gli enti proprietari hanno la liquidità necessaria per politiche della casa; gli inquilini diventano proprietari e si fanno carico del pagamento delle imposte e della manutenzione; il patrimonio pubblico viene rivitalizzato e si crea un circolo virtuoso che rimette in moto il settore edile che ha il maggior coefficiente di attivazione sull'economia.

Stangata. La proposta del governo (Trise-Tasi-Tari) non va bene. Ancora non si sa come verrà modificata. Quello che è certo è la stangata da 10 miliardi per 25 milioni di proprietari di casa.

Salvaguardia. Si scrive: clausola di salvaguardia, si legge: aumento della pressione fiscale. Se non saranno realizzati risparmi di spesa per 3 miliardi di euro nel 2015, 7 miliardi nel 2016 e 10 miliardi nel 2017, ci sarà un taglio delle deduzioni e detrazioni per pari importi. In sintesi: aumento della pressione fiscale. La presenza di questa clausola di salvaguardia dimostra che neanche il governo crede ai miracolosi tagli di spesa che il commissario Cottarelli va pubblicizzando. Tagli lineari, altro che spending review.

Stadi. Abbiamo presentato un emendamento per la realizzazione di nuovi impianti sportivi e complessi multifunzionali, o la ristrutturazione di quelli esistenti attraverso la semplificazione e l'accelerazione delle procedure amministrative e il project financing. Tutti progetti che puntassero alla valorizzazione del territorio di riferimento e all'uso di materiale e tecnologie ecosostenibili. Bocciato.

Sicurezza. Due emendamenti di Forza Italia prevedono un turn over complessivo del 100% per le amministrazioni del comparto sicurezza e la possibilità di assumere personale a tempo indeterminato per polizia, carabinieri e Gdf. Passeranno?

Svizzera. A che punto sono le trattative per il rientro dei capitali?

Tredicesime. Andranno via tra aumenti di accise, aumenti di tasse, clausole di salvaguardia e chissà quanti altri balzelli che si inventeranno.

Turismo. Un emendamento di Forza Italia prevedeva la possibilità di utilizzare almeno la metà dei 5-10 miliardi di maggiori risorse a disposizione derivanti dalla valorizzazione e privatizzazione degli stabilimenti balneari per creare un fondo di garanzia per i mutui destinati agli investimenti nel settore del turismo, vale a dire per le spiagge, la ristorazione, il commercio e per una grande opera di «rottamazione» e riqualificazione del patrimonio alberghiero italiano. Bocciato.

Unione europea. Ha bocciato la legge di Stabilità di Letta-Saccomanni: «La legge di Stabilità analizzata da Bruxelles mette l'Italia a rischio di non rispetto delle regole su deficit e debito contenute nel patto di stabilità». Più chiaro di così...

Vitamine. Non ci sono. Forza Italia le aveva proposte, ma sono state tutte bocciate.

Zelig.

Siamo alle comiche finali.

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