Diffamazione, Gasparri: tetto di 50mila euro per le sanzioni

Emendamento di Gasparri al ddl "salva Sallusti": tetto massimo di 50 mila euro per le sanzioni, che "sostituisce l’ipotesi del carcere per i reati di opinione senza per questo eliminare il meccanismo sanzionatorio"

Diffamazione, Gasparri: tetto di 50mila euro per le sanzioni

Il "caso Sallusti" continua a tenere banco nel dibattito politico. Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato, ha presentato un emendamento al disegno di legge, proposto da lui e da Vannino Chiti (Pd), che domani sarà discusso in Commissione giustizia al Senato. L'emendamento prevede che la multa per chi è riconosciuto colpevole di diffamazione non parta più da 30mila euro ma abbia un tetto massimo di 50mila euro. Gasparri l'ha annunciato in una conferenza stampa al Circolo della stampa di Milano. Il senatore Pdl spera che il cosiddetto ddl "salva-Sallusti", che sancisce una pena pecuniaria al posto del carcere per la diffamazione, venga approvato entro giovedì.

"Vogliamo evitare che ci sia la prospettiva del carcere per il reato di diffamazione - ha precisato Gasparri - Nello stesso tempo però va evitato che la diffamazione sia una possibilità che passi dalla sanzione carceraria eccessiva alla mancanza di sanzioni. Vogliamo rafforzare il meccanismo della rettifica".

Credo che la sanzione debba assolutamente rimanere, quello che è anomalo è il modo con

cui Sallusti è stato trattato - ha aggiunto Ignazio La Russa, coordinatore nazionale Pdl -. Il carcere con quella pena non si è visto in nessun caso. Mai si è arrivati a una sentenza così ingiusta".

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