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"Degno emule di Ilaria Salis". Gasparri stronca l'agitatore della fiera di Roma

Il senatore ha ribadito che "se la casa editrice ha violato delle leggi, ci sono le leggi. Tutta questa campagna mi sembra un po' strumentale"

"Degno emule di Ilaria Salis". Gasparri stronca l'agitatore della fiera di Roma
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A "Più libri più liberi" è montata la polemica contro la casa editrice "Passaggio al bosco", accusata di essere "eccesivamente di destra" di chi, di contro, tace davanti a case editrici che potrebbero essere definite "eccessivamente di sinistra" con contenuti che richiamano terrorismo e Brigate rosse. Nel pomeriggio di ieri c'è stata una manifestazione degli editori "antifascisti", che hanno coperto coi teli i loro stand, per appena mezz'ora, in protesta contro la casa editrice e a guidare il tutto, come rivelato in esclusiva da il Giornale, c'era Mattia Tombolini della casa editrice Momo edizioni, che pubblica anche Zerocalcare, proveniente dal monto antagonista dei centri sociali romani e collaboratore esterno al parlamento europeo di Ilaria Salis. Il Giornale ha chiesto un commento a Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia.

Senatore, cosa ne pensa di quanto accaduto alla rassegna "Più libri, più liberi?" e del fatto che a guidare la protesta sia stato un collaboratore di Ilaria Salis?

"Ignoravo l'esistenza di costui. Mi è nota l'esistenza della Salis, e biasimo il fatto che gente accusata di comportamenti violenti si rifugi nelle prebende del Parlamento Europeo con annessa tutela giudiziaria. Per quel che ho mostrato, insomma, non merita la mia stima. Questo personaggio, che ignoro sinceramente, dalle descrizioni che leggo appare degno emulo della Salis, di cui infatti risulta che debba essere un collaboratore".

Qual è il suo pensiero sulla casa editrice "Passaggio al Bosco"?

"Ne ho conosciuto l'esistenza dalle proteste, perché non è nota. Se hanno violato delle leggi, ci sono le leggi. Tutta questa campagna mi sembra un po' strumentale. Ci potrebbero essere anche case editrici vicine ai centri sociali o che diffondono libri che a me non potrebbero non piacere, ma i libri sono libri. Se si violano le leggi, c'è chi deve farle rispettare. Poi le idee è un'altra questione. Inoltre, se ci fosse stato qualche problema, gli organizzatori sarebbero intervenuti, no?".

Che clima percepisce nel nostro Paese?

"C'è chi soffia sul fuoco. Queste sono le stesse giornate in cui io vengo insultato tutti i giorni da sedicenti studenti e centri sociali per le mie iniziative contro l'antisemitismo. Quel che mi proeccupa è che queste iniziative contro di me trovano eco ad esempio, in personaggi come Walter Verini (senatore del Partito democratico, ndr), che unisce alle polemiche contro di me, come dire, con una condotta biasimevole. Qualcuno mi dice che io metto tutto nello stesso calderone ma oggi hanno scritto 'spara a Giorgia', hanno sfasciato la testa a trecento tra poliziotti e carabinieri nelle ultime settimane a Roma, a Bologna, a Torino, Genova, Val di Susa. L'altro giorno dei sindacalisti della Fiom hanno aggredito i sindacalisti della Uil. Io sono abbastanza grande e ho visto da ragazzino come nacque nel dopo '68 la mala pianta di un antagonismo che divenne addirittura terrorismo. E anche in quella stagione c'era chi minimizzava.

C'erano i 'Verini del tempo' che se la prendevano con chi difendeva la democrazia e giustificavano altri. C'erano i giornalisti troppo saggi per accorgersi di quanto accadeva, e c'erano i censori come questo collaboratore della Salis e le 'Salis dell'epoca' ".

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