Giorgia Meloni è molto chiara e netta nel commentare il caso in provincia di Rovigo, dove un uomo, non indagato grazie alle nuove norme sulla legittima difesa, ha sparato al ladro che si era introdotto nella sua villa: "La difesa è sempre legittima", scrive sui suoi social la presidente del Consiglio. Nel dettaglio, la tentata rapina aggravata che ha portato al ferimento di un rapinatore a cui fa riferimento la premier è avvenuta lunedì 3 novembre verso le ore 18.30 a Grignano Polesine.
A sparare è stato un anziano che si è ritrovato dentro casa, non per la prima volta, una banda di rapinatori, armati e a volto coperto. L'uomo, sentendo dei rumori provenire da un'altra zona della casa, ha imbracciato il suo fucile e ha sparato per mettere in fuga i banditi, colpendone uno soltanto di striscio, stando alla scarsa quantità di sangue rilevata dalla Polizia scientifica. La Procura escluderebbe indagini a carico dell'anziano per eccesso di legittima difesa, essendo lo sparo avvenuto all'interno dell'abitazione e non all'esterno mentre i rapinatori erano già in fuga.
Del resto, la leader di Fratelli d'Italia è sempre stata storicamente alla legge sulla legittima difesa, fin da quando ha militato per diversi anni all'opposizione di molti governi tecnici o di centrosinistra. "Se entri nella mia proprietà per rubare, io ho il diritto di difendermi. Se lo Stato non è in grado di farlo, almeno deve consentirmi di farlo da solo. La difesa è sempre legittima!", affermava il 30 giugno 2018 in un'intervista rilasciata a Sky Tg 24. Un anno prima, si era recata nel Lodigiano per esprimere solidarietà e vicinanza al ristoratore Mario Cattaneo accusato della morte di Peter Ungureanu, ucciso a 32 anni il 10 marzo 2017 da un colpo partito dal fucile imbracciato dal settantenne dopo che il ladro aveva fatto irruzione nella sua "Osteria dei Amis". Cattaneo verrà poi processato e, infine, assolto.
In tutto questo, nella scorsa estate Fratelli d'Italia ha presentato al Senato un nuovo disegno di legge sulla legittima difesa. Il testo non intende eliminare il reato di eccesso colposo, ma cambia le regole sul risarcimento: chi ha minacciato con armi o usato violenza non potrà infatti ottenere alcun indennizzo da chi si è difeso.
Si tratta di un nuovo tassello dopo la riforma approvata nel 2019 dal governo Conte 1. Allora, fu ampliata la tutela penale per chi si difende, ma fu lasciata intatta la possibilità per l'aggressore ferito di chiedere un risarcimento. Ora il ddl di FdI vuole riscrivere in parte questa impostazione.