Schlein e Ferragni: l'anno terribile delle donne della sinistra

Il mood negativo nei confronti di Elly Schlein è al 64%, quello di Ferragni è all'88%: gli italiani scaricano i simboli al femminile della sinistra italiana

Schlein e Ferragni: l'anno terribile delle donne della sinistra
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Il 2023 che si appresta alla conclusione verrà certamente ricordato nei libri storia per alcuni degli avvenimenti che si sono succeduti, in primis per la scomparsa di Silvio Berlusconi. All'inizio dell'anno c'è stata anche la cattura del super latitante mafioso Matteo Messina Denaro e a marzo, anche se non resterà negli annali, l'elezione alla segreteria del Partito democratico di Elly Schlein. La sinistra, che evidentemente si sentiva in difetto rispetto alla destra, dove da anni esiste un leader di partito donna che incarna le fattezze di Giorgia Meloni, eletta a fine 2022 primo presidente del Consiglio donna della Repubblica, ha preferito l'immagine alla sostanza. E per Chiara Ferragni, influencer tra le influencer, il 2023 è stato l'annuncio horribilis con un colpo di coda degno di un film di Hitchcock

L'ideologia posta davanti alle idee sta portando il Partito democratico a sprofondare nelle preferenze dei suoi stessi elettori, che stanno migrando verso altri partiti che cercano maggiore concretezza. Elly Schlein si è presentata come il segretario del cambiamento per il Pd, come la svolta. Al Nazareno hanno cercato di sfidare Fratelli d'Italia sullo stesso terreno, ma non hanno ottenuto il risultato cercato. A livello social, la keyword "Elly Schlein" ha ottenuto un mood negativo del 64%, come rileva Arcadia, che ha anche registrato un calo di oltre 1.5 milioni di interazioni sui suoi social nella seconda parte dell'anno. L'elezione a segretario lo scorso marzo, e i risultati ottenuti nei due mesi successivi, avevano fatto ben sperare il partito ma, come si evince dai numeri reali, è stato solamente un fuoco di paglia.

Gli italiani in quest'anno hanno dato precise indicazioni, polarizzandosi sugli argomenti di discussione principali. Il caso recente di Chiara Ferragni, sulla keyword omonima, ha registrato un mood negativo dell'88%, uno smacco per lei che ha costruito la sua fortuna sull'immagine e sul posizionamento social. Il caso del pandoro, e poi quello delle uova di Pasqua, rischia di distruggere completamente anni e anni di lavoro fatto dall'influencer per il posizionamento social. Un enorme passo falso che l'opinione pubblica non sembra disposta a perdonare. E non è invidia sociale, come molti vogliono cercare di spingere nel tentativo di trasformarla in una vittima. L'associazione della beneficenza per i bambini oncologici con un'operazione commerciale milionaria si muove su un altro livello nei sentimenti del pubblico, tocca corde profonde che trasformano la fatina in una strega in pochi attimi.

Anche sui migranti gli italiani hanno le idee molto chiare, perché dal report Arcadia si evince che la keyword omonima ha ottenuto un mood negativo dell'83%. Mood positivo al 55% invece, per Silvio Berlusconi nell'anno della sua scomparsa. Inaspettatamente, anche il festival di Sanremo nell'ultimo report riepilogativo ha registrato un mood negativo al 58% quest'anno sulla keyword omonima.

Numeri e sentimenti importanti che tracciano il profilo degli italiani attraverso le loro reazioni social, diventati una grande piazza in cui confrontarsi e affrontare i temi caldi del momento. Forniscono uno spaccato realistico e puntuale del Paese e delle sue sensazioni.

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