"Una banda". "Affiancano la mafia". Saviano e Bindi contro FdI

Un post di Fratelli D'Italia per la strage di Capaci cita Gomorra come esempio da evitare. Scoppia la bufera a sinistra

Roberto Saviano
Roberto Saviano
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Nel giorno dell'anniversario della Strage di Capaci, Fratelli d'Italia ha pubblicato un post per celebrare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. "Esempi da evitare: Gomorra", si legge nella foto, in cui sotto, alla dicitura "Esempi da emulare", ci sono i due giudici. "Diffida da chi ha migliorato la propria vita speculando sulla criminalità. Prendi esempio da chi l'ha combattuta, pagando con la vita", è il commento del partito. Il post ha ottenuto numerosi consensi ma ci sono state anche numerose critiche, che sono iniziate proprio con la reazione di Roberto Saviano, autore del volume "Gomorra", secondo il quale "FdI non è un partito, è una banda".

Del post di Fratelli d'Italia si è parlato anche nel salotto di Lilli Gruber, dove Saviano è spesso di casa, proprio in compagnia dello scrittore, di Rosy Bindi e Massimo Giannini. Con un parterre di questo tipo, il tenore della conversazione è stato inevitabilmente a senso unico. "È gravissimo che il post sia siglato Fratelli d’Italia. C’è l’ufficialità del partito della premier che ha dichiarato di aver iniziato la militanza politica dopo la morte di Borsellino", ha dichiarato l’ex presidente dell’Antimafia. Quindi, da parte di Bindi, un altro affondo: "La mafia delegittima, sparge fango contro chi la combatte. Chi ha usato questi metodi oggi non combatte certo la mafia, forse la affianca. Oggi il metodo mafioso si avvale della collaborazione esterna. Oggi la mafia spara meno perché utilizza la complicità con la corruzione".

Quindi, viene tirata in ballo la nuova legge sugli appalti, che viene definita "un regalo enorme alla mafia". E Rosy Bindi quindi rincara: "Il governo non vuole l’Italia con le carte in regola, aprono i varchi alle mafie, con una forma di collaborazione". In questo contesto così tutelato, Saviano può liberamente affondare il suo attacco senza avere alcun contraddittorio, al pari di Bindi: "Non è un partito, ma una banda. Questo post è uno schifo. Ricordare l’impegno di Giovanni Falcone in questo modo? Dicendo: 'Loro sono morti e quindi eroi, lui è vivo e quindi un mentitore'? Questa è mentalità mafiosa. Chi racconta il potere criminale, per loro 'specula'? Questa è omertà" . E ancora: "In quale democrazia un partito può commemorare bersagliando? Ma lo ripeto: Fratelli d’Italia non è un partito. È una banda. E come una banda agisce: bersaglia, insinua, intimidisce".

Arianna Meloni, responsabile adesioni e segreteria politica di Fratelli d'Italia, in occasione dell'evento organizzato a Caivano, ha replicato indirettamente agli ospiti del

salotto di Lilli Gruber e a quanti hanno criticato il partito per quella pubblicazione: "Alle Rosy Bindi di turno dico: meno salotti, venga qui a vedere che cosa ha fatto il governo di Giorgia Meloni".

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