In un gioco da «non è vero ma ci credo», ieri su Twitter (e perdipiù in una data palindromà, 21-11-12), prevale l'ironia in vista dell'infausta ricorrenza. «Un mese alla fine del mondo: avete deciso cosa indossare quel giorno?», chiede un tweet. «Un mese alla fine del mondo e non ho ancora fatto la lista delle cose da fare» si preoccupa un altro utente del web, mentre c'è chi mette le mani avanti: «Un mese alla fine del mondo, ma io sono troppo pigro per morire». Man mano che si avvicina la data fatidica, sul web si assiste ad una progressiva correzione di tiro: «Diversi siti che qualche mese fa spargevano certezze dando la cosa per credibile, adesso sembrano prediligere interpretazioni meno catastrofiche», dice all'Adnkronos Paolo Toselli, tra i più esperti studiosi di leggende metropolitane: «Ora c'è chi sul web parla del 15 febbraio, data in cui un asteroide dovrebbe colpire la Terra con effetti devastanti» aggiunge Toselli.
Chi sicuramente avrà da guadagnare dalla fine del mondo (ma perderà di certo in tranquillità...) è la cittadinanza di Bugarach, paesino francese finito in balia di seguaci della New Age e apocalittici convinti che il mondo finirà il prossimo 21 dicembre, come profetizzato dal calendario Maya. I meno di duecento abitanti di Bugarach assistono attoniti da qualche tempo alla processione sempre più consistente di persone convinte, chissà per quale diceria diffusasi a livello globale, che quello sia l'unico luogo sulla Terra che scamperà alla distruzione. Più in particolare, a salvarsi sarebbe solo l'area del «Pech», una montagna di 1.200 metri che sorge da quelle parti. Pare che i pochi posti letto disponibili nell'area siano già andati esauriti, ma la quiete del piccolo borgo francese è perduta. La fine del mondo si rivela anche una preziosa occasione per fare affari sul web.
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