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"Sono guarito e mi candido. Moratti? La politica è un’altra cosa"

Il direttore editoriale di Libero, Vittorio Feltri, sarà presente nelle liste di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni regionali

"Sono guarito e mi candido in Lombardia. Moratti? La politica è un’altra cosa"

Il direttore editoriale del quotidiano Libero Vittorio Feltri ha annunciato su Twitter la sua candidatura alle prossime elezioni regionali in Lombardia e lo ha fatto, come al solito, in maniera pirotecnica. Il giornalista, finalmente guarito dal tumore al seno che lo aveva colpito qualche tempo fa, adesso è nel pieno delle sue forze e si è detto pronto ad affrontare la campagna elettorale. Intervistato dal Corriere della Sera ha rivelato con quale partito si candiderà. “Mi presenterò nelle liste di Fratelli d'Italia in omaggio a Giorgia Meloni che stimo molto”. È coerente Feltri, il quale in passato è stato capogruppo di FdI nel consiglio comunale di Milano.

La nuova esperienza elettorale

Dall’inizio dell’autunno il direttore editoriale di Libero sta molto meglio, medici e ospedali sono ormai alle spalle e la voglia di rimettersi in gioco è tanta. Diventare consigliere regionale “può essere un'esperienza divertente”. Feltri sembra affermarlo in maniera convinta, anche se è stato molto critico quando sedeva in consiglio comunale. A quel tempo definì inutile il civico consesso e il suo giudizio non è cambiato. “È vero – ha ammesso – è una cosa terrificante, ma voglio riprovarci. Verificherò in Regione, andando lì”.

La scelta di sostenere il premier Meloni

Feltri ha deciso autonomamente di candidarsi nel partito del presidente del consiglio. “Sono stato io ad avvisarla – ha rivelato – e lei è stata molto contenta”. Il giudizio del giornalista nei confronti degli avversari del governatore Attilio Fontana è tranciante, in particolare sembra esserci un conto aperto con Letizia Moratti.“Non ho niente contro Moratti – ha spiegato – anzi la stimo molto. Soprattutto quando da presidente della Rai riuscì per la prima volta nella storia della televisione pubblica a raggiungere il pareggio di bilancio, ma la politica è un'altra cosa. Che si metta a fare il capo di un partito e di un movimento non mi sembra pane per i suoi denti. Non la vedo capace di orchestrare un gioco politico efficace”.

Il direttore editoriale di Libero non è tenero neppure con Matteo Salvini. "La Lega ormai è slegata ed è ridotta ad un pugno di voti. Salvini - ha sottolineato - ha commesso più di una sciocchezza: prima è stato al governo con il Movimento 5 Stelle, poi ha fatto parte del governo Draghi ed è per queste cose che ha perso voti, mica perché è antipatico". Feltri ha lanciato strali anche verso il candidato del centrosinistra Pierfrancesco Majorino.“Preferisco stendere un velo pietoso. Mi sembra un personaggio di altri tempi – ha concluso – di una sinistra anni ‘50. Una mentalità che a me non piace.

Piuttosto che farmi governare da Majorino torno in clinica”.

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