"Fischi e insulti". Vergogna al Regio di Torino nel minuto di silenzio per Berlusconi

"Buuu" e vergognosi epiteti come "mafioso" da alcuni componenti del pubblico del teatro torinese alla prima di "Madama Butterfly"

"Fischi e insulti". Vergogna al Regio di Torino nel minuto di silenzio per Berlusconi
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Grande il dolore in tutta Italia per la morte di Silvio Berlusconi, scomparso ieri mattina all'età di 86 anni dopo una lunga battaglia contro la malattia. Domani al Duomo di Milano si terranno i funerali di Stato per dare l'ultimo saluto al Cavaliere e sono attese le principali autorità italiane e internazionali. Purtroppo non mancano le voci stonate: dalla sinistra che si lamenta per lo stop del Parlamento e i soliti soloni che per cinque minuti di notorietà farebbero qualsiasi cosa. L'ultima vergogna nei confronti della memoria del Cav è stata registrata al Teatro Regio di Torino, tempio della lirica di Piazza Castello, alla prima di "Madama Butterfly" per la regia di Damiano Michieletto: fischi e insulti per il minuto di silenzio per l'ex presidente del Consiglio.

Poco prima che si alzasse il sipario, l'altoparlante della sala del Teatro Regio ha annunciato il momento di silenzio per Berlusconi. Come riportato da Repubblica, la richiesta del minuto di raccoglimento è arrivata direttamente dal governo e dal ministero della Cultura, guidato da Gennaro Sangiuliano. Il presidente dellla Fondazione Teatro Regio, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, ha fatto da tramite rispetto alle indicazioni governative e prefettizie per ottemperare al lutto nazionale. Ed ecco la vergogna: alcuni componenti del pubblico hanno iniziato a contestare l'annuncio tra offese alla memoria del Cav ed i soliti "buuu".

Metà sala si è alzata in piedi durante il minuto di silenzio per l'ex premier, mentre l'altra metà è rimasta seduta. Come anticipato, c'è chi è andato addirittura oltre: non sono infatti mancati gli epiteti disdicevoli come "mafioso" in riferimento a Berlusconi. E non è tutto: alcuni fischi sarebbero arrivati anche dai camerini degli artisti, dietro il palco. Lo spettacolo è poi iniziato senza intoppi. Una contestazione che conferma una certa tendenza da parte dei soliti odiatori di non frenare la propria azione nemmeno di fronte alla morte.

Sui social network non sono mancate dichiarazioni oltraggiose nei confronti del Cavaliere, senza dimenticare i vari influencer che per un po' di visibilità gettano benzina sul fuoco: l'elenco purtroppo è folto, ma niente e nessuno potrà mai macchiare il ricordo di chi ha scritto la storia del Paese.

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