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Flat tax, pensioni più alte, via il rdc. La prima manovra della Meloni

Prima manovra di bilancio per il governo Meloni: i ministri discutono di riforma pensionistica e fiscale e di misure graduali per abolire il rdc

Flat tax, pensioni più alte, via il reddito di cittadinanza. La prima manovra della Meloni
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Il Consiglio dei ministri di questa sera ha dato il via libera alla manovra di bilancio, che ha un valore di circa 35 miliardi di euro. ll Consiglio dei Ministri ha approvato anche il decreto legge con misure urgenti in materia di accise e Iva sui carburanti e di sostegno agli enti territoriali e ai territori delle Marche colpiti da eccezionali eventi metereologici. "Questa sera in Cdm importanti provvedimenti che presenteremo in legge di bilancio. Domattina in conferenza stampa illustrerò nello specifico un'importante e coraggiosa manovra economica a sostegno dei cittadini, con particolare attenzione a redditi bassi e categorie in difficoltà", ha scritto Giorgia Meloni su Twitter.

Il governo in carica ha lavorato in tempi strettissimi, considerando che le elezioni sono state lo scorso 25 settembre e l'esecutivo si è insediato appena un mese fa. La manovra dev'essere approvata entro il 31 dicembre, ciò significa che ci sarà poco più di un mese per le Camere per studiare il provvedimento. "Facciamo una conferenza stampa" dopo che l'abbiamo approvata, ha dichiarato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, uscendo dalla Camera, a chi gli questo pomeriggio gli ha domandato se si fosse trovata un'intesa sulla manovra.

Reddito di cittadinanza

Il 2023 sarà "un anno transitorio nel quale tutte le persone in difficoltà saranno tutelate e chi è in grado di lavorare, invece, avrà una riduzione dei mesi di sostegno. Dal 2024 rivedremo l'intero sistema lavorandoci su per garantire pieno sostegno ai bisognosi e inserire nel mondo del lavoro chi invece è in grado di lavorare", ha detto Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario con delega all'attuazione del programma di governo, arrivando a Palazzo Chigi per il Cdm. Quindi, Fazzolari ha aggiunto che l'assegno del reddito di cittadinanza per gli occupabili nel 2023 sarà ridotto "da 12 a 8 mesi".

Con la manovra arriva una "manutenzione straordinaria del reddito di cittadinanza, che si avvia verso la sua abolizione, con un periodo transitorio nel 2023 con maggiori controlli sul fronte di chi lo percepisce e di chi riceve offerte di lavoro". Con la manovra "dal 1 gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d'età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili". Questo dovrebbe portare a un risparmio di 734 milioni per il 2023.

Riforma delle pensioni

Il Consiglio dei ministri ha apporvato una soluzione ponte per un anno per superare la legge Fornero. È prevista, quindi, l'introduzione di quota 103 ma solo per il 2023, che porta all'introduzione dell'età pensionabile a 62 anni di età con 41 anni di contributi all'attivo. Anche "opzione donna" cambia con l'introduzione del calcolo contributivo. In questo modo, le lavoratrici otterranno un trattamento pensionistico con requisiti notevolmente ridotti. "Opzione donna" è stata prorogata di un anno, ma sarà legata al numero di figli: si esce a 58 anni con due o più figli, a 59 se si ha un solo figlio. Inoltre, è stata inserita nella manovra anche l'aumento delle pensioni minime da 523 euro a circa 600 euro.

Riforma fiscale

Al termine del Cdm, il Mef ha confermato di aver dato il via libera all'estensione della flat tax fino ai redditi pari a 85mila euro per le partite Iva. È stata approvata anche una flat tax incrementale al 15% per i lavoratori autonomi.Via libera anche a un innalzamento del credito d'imposta dal 30 al 35% per le piccole e medie imprese per mitigare gli effetti del caro energia. "La manovra si basa su un approccio prudente e realista che tiene conto della situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale, e allo stesso tempo sostenibile per la finanza pubblica, concentrando circa gran parte delle risorse disponibili per interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l'aumento dell'inflazione", si legge in una nota del Mef.

Dl bilancio: tetto ai contanti e cancellazione cartelle

Il ddl bi bilancio, approvato stasera dal Cdm, prevede la cancellazione delle cartelle fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro. C'è anche la rateizzazione dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi a causa dell'emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche non ha versato le tasse. Prevista una mini sanzione del 5% sui debiti del biennio 2019-2020. Rateizzazione fino a 5 anni. Approvato anche l'innalzamento del tetto dei contanti a 5mila euro dal 1 gennaio, misura inserita nel dl bilancio.

Dl fisco: sconti sulla benzina e tassazione degli extraprofitti

Dal 1 dicembre 2022 lo sconto sulla benzina e il gasolio passa da 0.25 per litro a 0.15 mentre per il gpl da 0.085 per kg a 0.051. La riduzione degli sconti non avrà effetto sugli autotrasportatori, che possono contare su altri regimi agevolati.

Il ddl bilancio ha previsto un aumento della tassazione sugli extraprofitti delle società energetiche fino al 31 luglio 2023. Dall'attuale aliquota del 25% si passerà al 35% nel 2023 come consentito dal Regolamento Ue. Al riguardo cambia anche la base imponibile, non più sul fatturato ma sugli utili.

Incentivi alla natalità e aiuti per le famiglie

L'esecutivo ha votato e approvato anche una maggiorazione dell'assegno unico anche per chi ha il primo figlio. Secondo quanto si apprende oltre al raddoppio della maggiorazione forfettaria dell'assegno unico universale per i nuclei numerosi a partire dal terzo figlio, che passerebbe quindi da 100 a 200 euro, arriverà un sostegno rafforzato anche per il primo figlio. Si tratta, viene spiegato, di un pacchetto "sostanzioso" per la famiglia e la natalità. Con la manovra arriva la proroga per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36.

"Grazie a Forza Italia". Nota di Ronzulli e Cattaneo al termine del Cdm

In una nota congiunta dei capigruppo di Forza Italia al Senato e alla Camera dei deputati, Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo, si legge che era "necessario dare un sostegno deciso e concreto alle famiglie e alle aziende in difficoltà per il caro energia e a questo scopo vengono destinate la quasi totalità delle risorse disponibili". In due azzurri, quindi, hanno aggiunto che "grazie a Forza Italia, aumentano le pensioni minime: l'ultimo aumento risale proprio al governo di Silvio Berlusconi. Adeguiamo le altre pensioni più basse al vero costo della vita: arriveremo a mille euro per tutti nei prossimi 4 anni.

Togliamo i contributi per tutti i giovani neo assunti con meno di 35 anni e riduciamo il costo del lavoro per i lavoratori con i salari più bassi".

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