Il quartier generale di Forza Italia è in fibrillazione. Le rivelazioni di Alan Friedman sul ruolo giocato nella crisi del governo Berlusconi destano forti dubbi sul modo di intendere l’altissima funzione di presidente della Repubblica da parte di Giorgio Napolitano. Tanto che i capigruppo azzurri di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani, chiedono al capo dello Stato "urgenti chiarimenti e convincenti spiegazioni". I chiarimenti, però, non bastano. Forza Italia e Cinque Stelle invitano il parlamento a valutare la procedura di impeachment promossa dai Cinque Stelle.
Anche il Financial Times pubblica le rivelazioni di Alan Friedman sul ruolo giocato da Napolitano nella crisi del governo Berlusconi, in una analisi dello stesso autore dal titolo Monti's secret summer. Il giornale della City dedica un’intera pagina alle anticipazioni sui contenuti del libro di Friedman Ammazziamo il gattopardo, apparse oggi sul Corriere della Sera, nel quale si parla dei colloqui di Napolitano nell’estate 2011 con Mario Monti, che precedono di mesi la nomina dell’allora presidente della Bocconi a premier dopo l’uscita di scena di Berlusconi nel novembre 2011. Testimonianze che non lasciano margine a interpretazioni diverse o minimaliste. Così, durante la riunione del comitato parlamentare per l’impeachment, il forzista Lucio Malan invita il parlamento a "non chiudere tutto afrettatamente fingendo che sia una stupidaggine". Anche alla luce della richiesta di un provvedimento disciplinare nei confronti di Nino Di Matteo, i grillini cavalcano le rivelazioni di Friedman per attaccare il Colle. Anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio invita il Comitato per la messa in Stato d’accusa a "lavorare con calma e chiarire tutte le questioni" sollevate. "I fatti sono gravissimi, ma il Comitato ha una fretta maledetta di insabbiare tutto entro domani - tuona il deputato stellato - è inaccettabile". Dall tentativo di insediare Monti a Palazzo Chigi gia a metà 2011, può dipendere infatti il futuro del governo e della legislatura.
Il centrodestra è concorde nello stigmatizzare il comportamento del Colle. "C’è stata una manovra alle spalle della democrazia, contro la democrazia e contro gli italiani - tuona la responsabile comunicazione di Forza Italia Deborah Bergamini - un fatto di eccezionale gravità che richiede molte, moltissime spiegazioni e un’approfondita riflessione". Proprio per la gravità del "complotto" ordito, il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri invita la politica a "non archiviare questa vicenda con una scrollata di spalle". Il comportamento di Napolitano getta, infatti, un'ombra sull'intero sistema democratico. "L'Italia è una democrazia o un sultanato?", arriva a chiedere Mara Carfagna. E Daniela Santanchè denuncia: "C'è un’ombra scurissima e inquietante che incombe sul Colle". La partita che portò Monti a Palazzo Chigi ha inizio già nel giugno del 2011, quando la morsa dello spread tra Btp decennali e Bund tedeschi era ancora lontana. "Ubbidiente ai diktat della Merkel - denuncia Luca d’Alessandro, segretario della commissione Giustizia della Camera - il capo dello Stato si è messo al lavoro per scalzare da Palazzo Chigi Berlusconi con un logoramento che, dalle parole dello stesso Monti, ha preceduto di almeno cinque mesi la vera crisi di governo". Anche il segretario della Lega Nord, Matteo Ssalvini, è d'accordo: "Che Napolitano abbia orchestrato la grande trappola non mi stupisce - così come che fosse tutto scritto e che si fossero inventati lo spread per mandare all’aria il voto dei cittadini".
Solo il Partito democratico fa quadrato attorno al Colle. Il presidente dei senatori piddì Luigi Zanda nega il complotto e benedice l'operazione che ha portato il capo dello Stato a dare a Monti l'incarico di formare un governo tecnico: "Gli attacchi di Forza Italia sono assolutamente strumentali e gratuiti".
Il premier Enrico Letta parla di "un vergognoso tentativo di mistificazione della realtà" e invita la politica a "reagire con fermezza". "È un attacco inaccettabile", fa eco il segretario piddì Matteo Renzi assicurando che il capo dello Stato ha sempre agito "nell’interesse esclusivo degli italiani".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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