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"Fuori Salvini dai quartieri". Gli antagonisti minacciano ancora il leader della Lega

Proseguono le minacce e le intimidazioni contro gli esponenti del centrodestra in campagna elettorale per le europee da parte degli antagonisti di sinistra

“Fuori Salvini dai quartieri”. Gli antagonisti minacciano ancora il leader della Lega

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L'antidemocrazia degli antifascisti. Si può riassumere così quello che sta accadendo in queste settimane in Italia, dove gli ambienti antagonisti che tendono alla sinistra più estrema avanzano sempre più pretese su una predominanza territoriale in loro favore, che non permette a nessuno, che non sia a loro gradito, di parlare ed esporre le proprie idee. Un clima di intolleranza che non è sicuramente una novità per il nostro Paese ma che le elezioni europee in arrivo stanno acuendo e facendo emergere in tutta la sua violenza.

Nella giornata di ieri ci sono state manifestazioni dei centri sociali a Napoli e Livorno, dove hanno presentato il loro libro, rispettivamente, Roberto Vannacci e Matteo Salvini. Ma il leader della Lega è nel mirino anche a Milano dove, alla vigilia di un incontro che prevede la presenza del vicepremier e di Silvia Sardone, europarlamentare ricandidata e Bruxelles come capolista nel Nord-Ovest, sono apparse scritte minatorie sui muri della città.

Fuori Salvini dai quartieri”, “Zona antifa, gli unici stranieri leghisti nei quartieri, fuori Salvini e Sardone dai quartieri”,“Non siete i benvenuti”, “Lega e FdI vergogna umana”, sono solo alcune delle scritte che si leggono intorno alla Bocciofila Martesana, dove stasera a partire dalle 19 ci sarà un evento organizzato dalla Lega Milano per presentare il libro del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il tenore e il registro di queste scritte è quello tipico dei centri sociali, che in questa zona la fanno da padrona e credono di poter esercitare la propria legge. Nessuno a loro non gradito dovrebbe parlare, tanto meno presentare un libro, figuriamoci fare campagna elettorale. "Scritte preoccupanti, provenienti dall’area antagonista e anarchica, che vogliono intimorire la Lega. Sia chiaro a questi antidemocratici di professione, l’evento si terrà e continueremo a essere presenti nei quartieri e nelle periferie di Milano", scrivono in una nota Silvia Sardone e Samuele Piscina.

I due esponenti di spicco della Lega denunciano un clima di ostilità in città che non ha radici in questi ultimi episodi, perché non va dimenticato che, ricordano, "esattamente due mesi fa i centri sociali, guidati dal Lambretta, avevano assaltato la Polizia in Via Padova per impedire una fiaccolata della Lega per la sicurezza nella zona e la presentazione del libro di Silvia Sardone". Sono esponenti della frangia violenta della sinistra antagonista di Milano, abituati a questo genere di azioni minatorie, "forti anche dell’appoggio della giunta di sinistra a Palazzo Marino che invece di condannarli gli regala addirittura degli immobili comunali, come nel caso del Lambretta".

Dalla Lega non fanno passi indietro e confermano tutti gli appuntamenti che da qui a giugno verranno organizzati nelle periferie in occasione delle europee.

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