G8: ultimo verdetto Sette condanne risarcimenti in forse

Dopo dodici anni la Cassazione mette la parola fine su quello che accadde a Genova nei giorni del G8.
E lo fa con una sentenza che conferma la responsabilità penale di chi ha operato in nome dello Stato in quei giorni di luglio del 2001 nella Caserma di Bolzaneto. Ma che lascia l'amaro in bocca, perchè fa un passo indietro rispetto a quella che fu giudicata una vittoria in Appello: sono più lontani i risarcimenti per alcuni dei ragazzi, tra le 155 parti civili, perchè dovranno affrontare un processo civile, con il rischio che vengano rideterminate al ribasso le provvisionali stabilite dalla Corte d'Appello di Genova.
Ora le vittime chiedono che lo Stato faccia ammenda: «Dopo due sentenze su quello che è successo a Genova ci aspettiamo le scuse da parte dello Stato», ha detto Enrica Bartesaghi, madre di una delle vittime, che aggiunge: «Chi è stato coinvolto in questa vicenda faccia un passo indietro».
La Quinta Sezione penale, la stessa che aveva giudicato sul caso Diaz, dopo il rinvio del mese scorso e otto ore di camera di consiglio, ha reso definitive le sette condanne per appartenenti a forze dell'ordine e medici.


La pena più severa (3 anni e due mesi) è stata inflitta all'assistente capo della Polizia di stato Massimo Luigi Pigozzi, che divaricò le dita di una mano, strappandone i legamenti, a uno dei fermati; condanna a un anno per gli agenti di polizia penitenziaria Marcello Mulas e Michele Colucci Sabia; due anni e due mesi sono stati inflitti al medico Sonia Sciandra, condannata per falso ideologico.

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