In un PalaPartenope di Fuorigrotta blindato va in scena la chiusura unitaria del centrodestra della campagna elettorale a sostegno di Edmondo Cirielli (FdI) come prossimo presidente della Regione Campania. Sul palco di Napoli, oltre all'attuale viceministro degli Esteri, sono saliti anche tutti i leader dei partiti della coalizione di maggioranza, come del resto è sempre capitato recentemente, compresi i comizi per le elezioni regionali di quest'autunno nelle Marche, in Calabria, Toscana, Puglia e, infine, la prossima settimana in Veneto. Mancano in fatti oramai solamente nove giorni alle consultazioni locali del 23 e 24 novembre e nel centro-sud Italia si sceglierà il successore di Vincenzo De Luca: il rappresentante scelto da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia sfiderà per la carica di governatore l'ex presidente della Camera Roberto Fico (Movimento 5 Stelle) dell'alleanza di centrosinistra.
Meloni: "Orgogliosa di avere mantenuti gli impegni con voi"
Attesissima e acclamatissima da tutta la platea, Giorgia Meloni lancia la volata finale a Cirielli e ricorda quando la campagna per le elezioni politiche del settembre 2022 si tenne proprio a Napoli, precisamente a Bagnoli, e dopo più di tre anni la presidente del Consiglio si dice "orgogliosa di tornare qui di fronte a voi con lo sguardo fiero e la testa alta e poter dire che abbiamo mantenuto tutti quegli impegni" che consistevano su "un'idea molto ambiziosa, l'idea che bisognasse investire sull'orgoglio della gente del Sud, sul suo potenziale, che bisognasse mettere in campo strumenti per consentire a territori come questo di poter competere ad armi pari con gli altri, dimostrare il loro valore". La Campania è diventata la "locomotiva d'Italia, il tasso di occupazione più alto di sempre, accaduto perché i cittadini ci hanno creduto con noi, ma anche perché lo Stato è tornato a fare lo Stato, capace di fare scelte giuste anche quando impopolari, capace di mettere la faccia su scelte e sfide difficili come a Caivano".
Dopo di che la premier se la prende con molti esponenti del mondo del centrosinistra. A Giuseppe Conte, pur senza nominarlo direttamente, rimprovera il buco di 120 miliardi di euro con il superbonus; redarguisce Elly Schlein perché, mentre oggi chiede maggiori fondi sulla sanità, ma il partito che guida non l'ha amministrata adeguatamente nelle regioni che governa da decenni. E poi gli attacchi a Fico e De Luca. Il primo "definiva il Partito Democratico il pericolo pubblico numero uno del Paese, ma oggi non ha problemi ad allearsi con il Pd per fare il presidente della Regione", mentre il secondo veniva ritenuto dai grillini "il più impresentabile degli impresentabili", il quale oggi va a "chiedere i voti per un altro che considerava un incapace. E quello che era additato come un incapace che va a chiedere i voti per quello che diceva che era un impresentabile. Uno vorrebbe dire la commedia napoletana, ma la commedia napoletana è una cosa molto più nobile di quello che stiamo vedendo qua, ma molto più nobile", sottolinea Meloni.
Tajani: "Napoli grandissima capitale mediterranea"
Dopo l'omaggio da parte del pubblico del Palapartenope per Silvio Berlusconi, raccontato come un uomo "amato da questa città", Antonio Tajani ha voluto sottolineare come sia siato stato il governo italiano a "organizzare i dialoghi del mediterraneo e le giornate dell'Unesco a Napoli. Abbiamo voluto aiutare le ambasciate a ricordare i 2500 anni di storia di questa capitale mediterranea - ha detto il ministro degli Esteri -. C'è una realtà su cui scommettere in questa Regione, siamo convinti che questa città sia il fiore all'occhiello del nostro Paese". Per il segretario nazionale di Forza Italia Fico è un "candidato di estrema sinistra" e, in vista anche della battaglia per il referendum sulla separazione delle carriere, annuncia: "Venerdì 21 organizzeremo in tutta Italia una giornata per una Giustizia Giusta, lo faremo ricordando quello che avvenne in quel giorno del 1994, quando Berlusconi venne a conoscenza da un quotidiano di un avviso di garanzia nei suoi confronti. Non deve più succedere a nessun cittadino italiano", sottolinea Tajani.
Salvini: "Partita apertissima"
"Non si può parlare di sondaggi a pochi giorni dal voto ma ho sbirciato qualcuno, l'unica cosa che vi posso dire è che in Campania la partita è apertissima e si può vincere - ha dichiarato Matteo Salvini nel suo intervento -. Si può vincere, dipende da voi, dopo tanti anni che la vittoria sembrava lontana. Sono i dieci giorni in cui ciascuno di voi si deve mettere in gioco per i prossimi dieci anni per voi e i vostri figli". Come aveva già dichiarato a Bari, in occasione del comizio per Luigi Lobuono presidente della Regione Puglia, il leader della Lega ribadisce: "Per chi arriva qua e non rispetta le nostre leggi e le nostre tradizioni, fuori dalle palle dal primo all’ultimo. Torna a casa tua, non ci mancherai. Chi ritiene che la donna vale meno dell’uomo deve tornare a casa sua nel deserto, non abbiamo bisogno di gente arrogante".
E, infine, la promessa: "Spero che l'inizio del 2026, Corte dei conti permettendo, sia lo storico avvio del Ponte sullo Stretto di Messina, che sarà un volano economico. Di Sud il centrosinistra parla, il centrodestra investe".