La campagna elettorale del centrodestra per le prossime imminenti elezioni regionali in Veneto a sostegno di Alberto Stefani a prossimo presidente di giunta si chiude, perlomeno in maniera unitaria, questa sera al Gran Teatro Geox di Padova. e la rosa dei nomi è di spessore. Come accade oramai da più di tre anni, sul palco si sono avvicendati, oltre al 33enne esponente leghista, tutti i leader dei partiti della coalizione di maggioranza, con lo stesso schema che accompagnato i recenti comizi per il voto locale di quest'autunno nelle Marche, in Calabria, Toscana, Puglia e Campania. Del resto, mancano soltanto cinque giorni alle consultazioni elettorali del 23 e 24 novembre e nel Nord-Est d'Italia - dove si sceglierà il successore di Luca Zaia, giunto al termine della sua esperienza da governatore dopo ben quindici anni e mezzo consecutivi - e il rappresentante scelto da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia sfiderà per la carica istituzionale l'ex sindaco di Treviso Giovanni Manildo (Partito Democratico) dell'alleanza di centrosinistra.
Meloni: "Record recupero evasione fiscale senza vessare cittadini"
Giorgia Meloni è più che mai convinta di potere "garantire al Veneto altri anni di buon governo, di risposte efficaci, di lavoro in questo passaggio di testimone da Luca Zaia ad Alberto Stefani". La presidente del Consiglio ricorda tutte le profezie degli avversari, che poi si sono rivelate tutte sbagliate: "Dicevano che Fratelli d'Italia non avrebbe raggiunto il 5%: l'ultimo sondaggio ci dà al 31,4%, il dato più alto di sempre, mai accaduto da quando ci sono i sondaggi dopo tre anni di governo". E poi ancora: "Non saremmo durati più di sei mesi? Siamo il terzo più longevo della repubblica italiana su 68". La premier snocciola dei record specifici: "Sono due anni che registriamo dati record nel recupero dell'evasione fiscale, però non l'abbiamo fatto vessando i cittadini onesti come invece si faceva ai tempi della sinistra. Lo abbiamo fatto con una riforma fiscale che era attesa da 50 anni e che è in grado di distinguere tra chi vuole per forza fregare lo Stato e chi invece è un cittadino onesto che ha semplicemente bisogno di uno Stato comprensivo e non oppressivo", dice Meloni.
"La sinistra strumentalizza Falcone e Borsellino per suo tornaconto personale"
Ma è sul tema della giustizia dove la premier decide di premere sull'acceleratore. Dopo avere ringraziato "un veneto doc che si chiama Carlo Nordio, che siamo fieri di avere in squadra, perché dopo decenni siamo fieri di avere approvato una riforma che può cambiare le cose", Meloni porta fortemente avanti la campagna referendaria in vista del voto alla riforma nella primavera 2026. "Le nuove norme sono talmente di buon senso che l'opposizione non sa più cosa inventarsi per avvelenare i pozzi. Talmente non hanno argomenti che alcuni giornalisti si sono dovuti inventare le finte dichiarazioni di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino - evidenzia ricordante i recenti scivoloni (tra gli altri) di Nicola Gratteri -. A chi legittimamente si oppone alla riforma io voglio dire: fate la vostra battaglia, fatela a viso aperto, fatela senza sconti, ma non strumentalizzate gli eroi di questa nazione per tornaconto personale. Al loro cospetto noi dobbiamo solo inchinarci, di grazia lasciateli stare", ha aggiunto la premier rivolgendosi poi agli italiani a cui "voglio dire non vi fate fregare, non vi fate fregare. Andate a votare guardando il contenuto della riforma. Cercheranno di convincervi di tutto, che se poi andate a votare è un referendum sul governo, 'Meloni sì-Meloni no'. Guardate, il governo rimane in carica fino alla fine della legislatura, metteremo anche questo record".
Tajani: "Difendiamo le imprese dalle sciocchezze"
Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rivendica i risultati ottenuti dal governo nazionale sulla politica industriale ed energetica: "In Veneto ci sono imprese che producono, che danno lavoro a tanta gente e che noi abbiamo il dovere di difendere a volte da sciocchezze che vengono da altrove - afferma il segretario nazionale di Forza Italia -. È giusto difendere l'ambiente, ma mai a discapito dell'economia. È sbagliato dare obiettivi irraggiungibili, è sbagliato fissare obiettivi ambiziosi che non possono essere raggiunti. Abbiamo bisogno di un'azione contro il cambiamento climatico che sia pragmatica - aggiunge Tajani -. Serve puntare sul nucleare: questo governo ha fatto una scelta coraggiosa e nella direzione di combattere il cambiamento climatico, che non è inquinante". L'ex presidente del Parlamento Ue sottolinea inoltre che il centrodestra punta "sul futuro: ma vogliamo vincere per governare bene, per continuare il lavoro già intrapreso e per centrare gli obiettivi che non siamo ancora riusciti a raggiungere".
Salvini: "Obiettivo non è vincere, ma stravincere"
Nella giornata in cui si sono firmate proprio nella Regione, insieme con il ministro Roberto Calderoli, le pre-intese per l'Autonomia differenziata, Matteo Salvini indica come prossimo obiettivo "non vincere, ma stravincere in Veneto". Il patto tra governo e l'ente territoriale del Nord-Est "è un passaggio storico di modernità, progresso e innovazione", sottolinea il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il leader della Lega se la prende poi con le forze delle opposizioni: "Ormai c'è nel curriculum di chi si candida con la sinistra. 'Quante case hai occupato? Quindici. Bene, capolista'. La proprietà privata è sacra, via gli occupanti abusivi". Salvini conferma la tolleranza zero su clandestini, campi rom e moschee: "Fuori tutti o meglio fora dae bae. Non abbiamo bisogno di mangiapane a tradimento". Infine, una stoccata alla Cgil: "Un sindacato che dice no a rinnovi di 500 euro è un sindacato contro i lavoratori e le aziende. La Cgil è il primo ostacolo allo sviluppo e alla crescita in Italia".
Stefani: "Ci sono gli ultimi 100 metri da corre insieme"
Alberto Stefani è pronto a diventare il più giovane presidente della Regione nella storia d'Italia: "Abbiamo davanti a noi una sfida importante. Nonostante gli attacchi e le polemiche, sono convinto che ci sia una grande maggioranza, laboriosa e che ha a cuore l'onestà. Credo che questa maggioranza darà un segnale forte il 23 e 24 novembre, ma abbiamo gli ultimi 100 metri da correre insieme. Con coraggio andiamo a vincere queste elezioni regionali", sostiene dal palco del Gran Teatro Geox di Padova, che già lo aveva incoronato a candidato del centrodestra lo scorso ottobre. "Abbiamo parlato di lavoro, di impresa di giovani, di sociale, di sanità. Non esistono temi di proprietà di qualcuno: abbiamo pensato a un sociale con strumenti a supporto della natalità, con una sanità sempre più territoriale per affrontare la sfida dell'invecchiamento della popolazione".
Zaia: "Autonomia, Olimpiadi e sanità i miei orgogli"
"Dobbiamo andare in giro col petto gonfio: siamo i primi per sanità. Le Olimpiadi arrivano grazie a un'idea del sottoscritto, ci vedranno 3,5 miliardi di cittadini nel mondo. Sono una grande opportunità per il nostro territorio". Così il presidente uscente della Regione Veneto, che adesso è candidato capolista della Lega per il Consiglio. "Siamo stati i primi a parlare di Autonomia, un concetto oggi sdoganato. Stamattina ho firmato l'accordo per le prime quattro materie: darà la possibilità di investire altri 300 milioni di euro sulla sanità veneta".
La firma a ridosso delle elezioni è stata fatta "per non perdere tempo: la vera cosa che abbiamo realizzato è avere ridato dignità e orgoglio ai veneti", ha replicato lo stesso Zaia alle accuse e polemiche della sinistra riguardanti fantomatici "voti di scambio".