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Grillo fa il complottista: "La bomba era nell'aria"

Il leader del M5S tira fuori la solita teoria del complotto: "Furono le bombe del '92/'93 a precipitarci in un ventennio infame". Pdl: "Ha perso una buona occasione per tacere"

Grillo fa il complottista: "La bomba era nell'aria"

Nel giorno della tragedia, del dolore e dello sgomento Beppe Grillo lancia dei dubbi. Sono mezze parole, ma dietro c'è l'ombra del solito complotto. "Oggi, nel ventennale della strage di Capaci, a Brindisi era attesa una carovana anti-mafia proveniente da Roma. Coincidenze? Io ho smesso di crederci da tempo, da quando ho visto da bambino per la prima volta Andreotti in televisione. Ancora una volta non siamo stati in grado di proteggere i nostri ragazzi. Gli italiani lo pensano e io lo dico: da tempo ci si aspettava una bomba come questa, era nell’aria elettrica come prima di un temporale", ha scritto Grillo sul suo blog. "Io spero che siano trovati i delinquenti che l’hanno collocata e i mandanti. Soprattutto i mandanti. Le stragi, e questa poteva esserlo se l’esplosione fosse avvenuta pochi minuti piùtardi con l’arrivo di altri pullman di studenti, in Italia hanno sempre avuto colpevoli, ma non mandanti. Da piazza Fontana, alla stazione di Bologna, a piazza della Loggia, a Capaci, a via D’Amelio. Gli Spatuzza sono in galera, ma chi li ordinò è ancora a piede libero". E poi l'accusa: "Questa bomba ricorre in un periodo storico molto simile a quello del ’92/’93. Furono le bombe del Pac di Milano, dei Georgofili a Firenze allora a precipitarci in un ventennio infame di cui stiamo pagando le conseguenze e a impedire ogni cambiamento".

Dura la reazione del Pdl, Daniele Capezzone: "Beppe Grillo ha perso una buona occasione per tacere, dopo gli orribili avvenimenti di Brindisi. Le cortine fumogene e il complottismo da bar non servono a nulla, se non ad alimentare confusione: in Italia non manca mai chi evoca scenari opachi e manovratori occulti.

Purtroppo, Grillo sembra più interessato a buttarla in caciara che non a contribuire a una discussione seria".

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