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"Guerra contro i lavoratori". Sull'Area B la Lega attacca Sala

A Milano stanno per scattare le nuove norme per l'acceso all'Area B, con restrizioni sui veicoli ritenuti inquinanti. Lega sulle barricate, presentata una mozione in Regione: "Misure folli"

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Il centrodestra parla di "guerra ai lavoratori" e promette di dare battaglia politica alla giunta del sindaco Beppe Sala. Nel capoluogo lombardo, infatti, stanno per scattare le nuove norme per l'acceso nella Ztl di Area B, con nuove restrizioni sui veicoli ritenuti inquinanti e sugli ingressi alla suddetta zona. Le regole diventeranno effettive dal 2 ottobre prossimo e in vista di quella data l'opposizione di centrodestra è già salita sulle barricate per fermare quelle che vengono bollate come "misure folli". Al riguardo, la Lega ha presentato una mozione in consiglio regionale per ribadire la propria contrarietà ai provvedimenti in arrivo.

A motivare l'ostilità politica al nuovo adeguamento sull'Area B è stato Alessandro Corbetta, presidente del gruppo Lega in Regione Lombardia. "Con la nuova stretta su Area B continua la demonizzazione da parte del Partito democratico e del sindaco Beppe Sala di chi, secondo loro, è colpevole di possedere un’auto e di dover lavorare o muoversi a Milano", ha dichiarato l'esponente leghista. Dal 2 ottobre - ha spiegato ancora Corbetta - "nel capoluogo lombardo i veicoli dei residenti o delle imprese con sede operativa in città alimentati a gasolio Euro 4 e 5 e quelli a benzina Euro 2 avranno il diritto a soli 25 giorni di accesso bonus e circolazione all'interno di Area B, mentre i non residenti e le imprese con sede operativa non a Milano godranno solamente di 5 giornate di circolazione. Attualmente, invece, per tutte queste categorie gli accessi consentiti sono di 50 giornate all’anno: in pratica Sala ha dimezzato le entrate bonus per i milanesi e le ha quasi azzerate per tutti gli altri". Misure che non convincono affatto il centrodestra.

Le opposizioni alla giunta Sala ritengono infatti che quelle misure vadano a penalizzare ulteriormente i cittadini e in particolare i lavoratori che ogni giorno si spingono dentro i confini dell'Area B. La richiesta del Carroccio al sindaco è dunque quella che "almeno, restino invariate le giornate di ingresso vigenti e non vengano applicate ulteriori restrizioni, creando fra l'altro odiose distinzioni fra chi è residente e chi no". Il partito di Matteo Salvini fa inoltre notare come "un importante studio dell’Università Bocconi sancisce quello che la Lega ha sempre sostenuto, ovvero che Area B è una misura che grava sulle tasche dei possessori di automobili che per motivi lavorativi, sanitari, scolastici e per altre necessità si recano o transitano per Milano". E infine: "Tutte persone che contribuiscono a rendere Milano una delle città più dinamiche d’Europa, oltre che la capitale economica del nostro Paese, non meritano di essere punite e ostacolate da queste misure folli".

La mozione sarà discussa in Consiglio regionale il prossimo martedì 12 settembre e in vista di quella data il Carroccio sta già scaldando i motori. "Condivisibile l'intento di combattere l'inquinamento atmosferico ma non è imponendo una tassa a chi non può permettersi un'auto nuova che si migliora la qualità dell'aria.

La sinistra che oggi amministra Milano intervenga piuttosto in maniera concreta sui sistemi obsoleti di riscaldamento degli edifici, vera causa delle polveri sottili come stilato dall' Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale", ha tuonato Silvia Scurati, consigliere regionale lombarda della Lega, e vicepresidente della Commissione Attività produttive al Pirellone.

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