Iran, Meloni convoca una riunione straordinaria con ministri e intelligence

Domani alla Camera sono previste le comunicazioni della premier. Il ministro Tajanai: "Si sta facendo tutto il possibile per far partire i connazionali il prima possibile"

Iran, Meloni convoca una riunione straordinaria con ministri e intelligence
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Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a quanto si apprende, sta seguendo con la massima attenzione la crisi in Iran e ha convocato per la mattinata una riunione in videoconferenza con i ministri interessati, con il sottosegretario Alfredo Mantovano e con i vertici dell'intelligence. Domani alle 15 nell'Aula della Camera sono previste le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista della riunione del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno 2025 e la votazione sulle risoluzioni sul tema. Dopo gli attacchi degli Usa all'Iran, a quanto si apprende, alcuni partiti starebbero limando gli impegni dei rispettivi documenti tenendo conto della nuova situazione internazionale.

Nel frattempo Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, dopo gli attacchi americani ai tre siti nucleari in Iran nella notte, ha detto: "Ci auguriamo che dopo questo attacco che ha portato un danno enorme alla produzione dell'arma nucleare, che rappresentava un pericolo per tutta l'area, si possa arrivare veramente a una de-escalation: l'Iran si sieda a un tavolo di trattative".

Domani, ha aggiunto, "ci sarà una riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue a Bruxelles, e un incontro con il responsabile dell'Aiea, Grossi che sentirò anche in giornata per capire le conseguenze che possono esserci da punto di vista della sicurezza. In questo momento ci occupiamo seriamente della sicurezza degli italiani nella regione. Si sta facendo tutto il possibile per far partire i connazionali che lo vogliono il prima possibile: oggi da Sharm el Sheik partirà un volo con i connazionali che arrivano da Gerusalemme e Tel Aviv.

"Tutto dipende da quello che farà l'Iran". A sottolinearlo è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ragionando sul conflitto in corso e le prospettive di una de-escalation in un intervento all'edizione straordinaria del Tg1. "L'altro ieri ho parlato a lungo con il ministro degli Esteri iraniano chiedendo di parlare direttamente con gli Stati Uniti per trovare un accordo", ha aggiunto, e "ieri la nostra ambasciatrice a Teheran era andata al ministero degli Esteri per ribadire le nostre sollecitazioni per favorire ripresa del dialogo. Noi - ha quindi annunciato - eravamo pronti ad accogliere a Roma una riunione tra americani e iraniani diretta senza intermediazione". "Vediamo se dopo l'attacco di questa notte" gli iraniani "cambieranno idea", ha continuato il ministro.

"Siamo con tutte le nostre forze al lavoro per favorire una de-escalation, una soluzione diplomatica di questa vicenda. Speriamo che l'Iran accetti di sedersi a un tavolo dopo un'azione che punta a impedire la creazione della bomba atomica, che rappresenterebbe come detto anche dal G7 un pericolo per tutta l'area mediorientale. Speriamo comprendano che questo è il momento giusto per sedere a un tavolo negoziale e chiudere una guerra che non deve provocare una escalation nell'area".

Il leader M5S, Giuseppe Conte attraverso i suoi canali social condanna l'attacco in Iran voluto da Trump in accordo con il leader israeleiano Netanyahu "Un atto grave e pericoloso che può avere conseguenze catastrofiche portandoci verso un conflitto dagli esiti incalcolabili, generando tensioni e insicurezze in tutto il mondo. Trump non dà seguito ai suoi iniziali propositi di comporre crisi e conflitti per via negoziale e adotta la dottrina Netanyahu: 'la pace attraverso la forza. Questo significa licenza di calpestare il diritto internazionale e rischia di produrre sempre maggiore instabilità: se abbandoniamo la via negoziale e degli sforzi diplomatici per gestire gli scenari critici, anche le peggiori autocrazie, per garantirsi sopravvivenza, si danneranno per riempire i propri arsenali, soprattutto di testate atomiche, per affermare la propria forza".

Sempre sui social il leader di Italia viva, Matteo Renzi, avverte: "Diffidate di chi in queste ore vi riempirà di frasi fatte, commenti banali, slogan insulsi. Gli attacchi americani ai siti nucleari iraniani sono un altro tassello di questo nuovo disordine globale che soprattutto dal 2022 sta riguardando tutte le grandi potenze mondiali, anche quelle come la Cina che sembrano meno in prima linea in questa fase: si sta costruendo il nuovo mondo post Yalta, multipolare e inedito". . "Certo, nelle prossime ore capiremo che tipo di reazione sceglierà l'Iran e anche da ciò forse intuiremo chi sta davvero governando a Teheran in queste ore. Credo che nessuno abbia le idee chiare sul punto, nessuno. Ma più in generale si stanno rimescolando da mesi le carte e non sarà una cosa breve", sottolinea.

In una nota Angelo Bonelli, deputato di Alleanza verdi e sinistra (Avs) e co-portavoce di Europa verde, commenta "Giorgia Meloni ha umiliato l'Italia, appaltando la nostra politica estera agli Stati Uniti e a Israele. Ma ora c'è un limite che non può essere superato: il governo italiano non deve concedere l'uso delle basi militari presenti sul nostro territorio per questa guerra folle". La follia di Trump e Netanyahu sta trascinando il mondo sull'orlo della terza guerra mondiale. Con le bombe vogliono imporre un nuovo ordine geopolitico fondato sulla violenza e sulla supremazia militare. Un disegno pericoloso, irresponsabile, che mette a rischio milioni di vite umane". L'Italia deve dire no. No all'escalation, no al coinvolgimento diretto, no a un'aggressione che viola il diritto internazionale e minaccia la pace globale. Chi oggi resta in silenzio è complice.

Meloni, che domani verrà in Parlamento, dichiarati pubblicamente che nessuna struttura militare italiana sarà messa a disposizione per alimentare questa spirale di guerra. L'Italia deve stare dalla parte della pace, del diritto e della diplomazia. Non al servizio dei falchi di Washington e Tel Aviv", conclude.

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