MilanoGagandeep Kaur, la trentenne indiana accusata a Milano assieme al fidanzato Rajeshwar Singh dell'omicidio della stilista iraniana Mahfab Ahadsavoji, due giorni fa, davanti investigatori e inquirenti, prima ha spiegato che ad uccidere sarebbe stato il suo compagno usando una corda poi fatta sparire, poi ha ritrattato affermando «sono stata io, sono stata io, lui non è stato». È quanto si legge nell'ordinanza con cui il gip di Milano Chiara Valori ha convalidato il fermo per i due fidanzati indiani e disposto la custodia cautelare in carcere, ritenendo che nei loro confronti sussista un «pesantissimo quadro indiziario» peraltro non alleggerito dalla «contraddittorietà» e dalla «inverosimiglianza delle loro dichiarazioni».
La ragazza, una studentessa dell'Accademia di Brera a Milano, sarebbe stata uccisa per un «no» alle avance.
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