In Italia chi è di destra viene criminalizzato

Quando Ranucci si lamenta del "clima d'odio" e lo attribuisce ai giornali di centrodestra, sostenuto da Elly Schlein in versione cappuccetto rosso con l'indice puntato, la questione si fa surreale

In Italia chi è di destra viene criminalizzato
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Caro Direttore,
leggo sul giornale che dirigi con Sallusti due notizie emblematiche della follia ideologica che ha colpito la sinistra in tutte le sue articolazioni. La prima riguarda la definitiva assoluzione di Berlusconi dall'insostenibile accusa che avesse rapporti d'affari con la mafia, mediati dal suo amico Dell'Utri. La seconda riferisce che l'autoreferenziale Ranucci, con il sostegno della Schlein, attribuisce ai giornali finanziati da Angelucci il clima d'odio che ha generato l'attentato che ha distrutto le auto di sua proprietà. Due storie di ordinaria follia. Se il fattaccio fosse accaduto a Sallusti avrebbero rispolverato il «Cui prodest?» d'antica memoria. Sono due storie di ordinaria follia supportate del velenoso «Elly-pensiero». Pertanto ho deciso di assumere un antidoto comprandomi gli ultimi saggi dei fisici quantistici Tonelli e Rovelli. Pensi che abbia fatto bene?

Paolo Simone
Torino

Caro Paolo,
la realtà politica italiana, per capirla, richiede ormai gli strumenti della meccanica dei paradossi. Siamo in un Paese in cui chiunque sia di destra viene regolarmente mortificato, ghettizzato, criminalizzato, e non importa se abbia governato l'Italia per anni o stia semplicemente pubblicando un giornale: per certi ambienti ideologici, il marchio dell'infamia è automatico.

La verità, però, è che questa è una strategia antica e logora. Consiste nel non combattere l'avversario con le idee, ma nel demonizzarlo, riducendolo a una caricatura grottesca, trasformandolo in un pericolo pubblico. Hanno provato a farlo con Berlusconi per trent'anni: il risultato? Cinque volte al governo e milioni di italiani che, fino all'ultimo, lo hanno amato. Ora ci provano con Giorgia Meloni, che, nonostante gli anatemi della sinistra, è il presidente del Consiglio con il consenso più solido e longevo degli ultimi decenni.

Quanto al signor Ranucci, nutro per lui un certo rispetto professionale. Ma quando si lamenta del «clima d'odio» e lo attribuisce ai giornali di centrodestra, sostenuto da Elly Schlein in versione cappuccetto rosso con l'indice puntato, la questione si fa surreale. A parti inverse, se a subire l'attentato fosse Mario Giordano o Paolo Del Debbio, gli stessi indignati avrebbero rispolverato il solito «se la sono cercata». Il doppio standard della sinistra è ormai così palese da non fare più nemmeno effetto.

La verità è che questa narrativa da resistenza permanente non funziona più. L'Italia non è in mano a squadre di manganellatori, ma a un governo democraticamente eletto che sta cercando di fare ordine dove per anni ha regnato il caos. E sai qual è la cosa più divertente? Che mentre la sinistra parla di fascismo inesistente, perde elezioni a raffica, non trova un leader credibile, e si barrica in salotti autoreferenziali da cui non uscirà mai.

Quindi sì, caro Paolo: se vuoi capire l'Italia, forse davvero i fisici quantistici sono la scelta

migliore. Mica per scherzo!

Perché soltanto in un universo parallelo può esistere un'ideologia che accusa l'avversario di odio mentre lo insulta, lo diffama e lo teme. E che, nonostante tutto, continua a restare sconfitta.

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