Qualcosa di muove. Forse. La riforma della legge elettorale dovrà approdare alla Camera entro il 31 gennaio. A scandire i tempi è la commissione Affari Costituzionali durante un ufficio di presidenza accogliendo la proposta del presidente Francesco Paolo Sisto (Fi). Tuttavia, il Nuovo Centro Destra ha chiesto che l'iter venga legato a quello delle riforme costituzionali di cui si occuperà il Senato. La commissione presieduta da Sisto entrerà nel vivo della riforma elettorale solo dopo la pausa delle feste natalizie.
"Il termine del 31 gennaio non è tassativo, ma, vuole essere indicativo di una volontà di procedere rapidamente facendo le cose per bene. Abbiamo un mandato cui adempiere dalla Corte Costituzionale e del Paese. Dobbiamo dare una indicazione chiara, forte, un lavoro da svolgere rapidamente per non apparire ma essere", ha dichiarato Sisto.
Nel frattempo Matteo Renzi si è detto pronto a dialogare con tutti e ha accolto la approvazione di Forza Italia e la riprovazione di Ncd. Per Mariastella Gelmini, le dichiarazioni del segretario democratico stanno a indicare che "forse qualcosa nel Pd è cambiato. Da parte di Forza Italia c'è tutta la disponibilità a entrare nel merito di questa riforma: vedremo se alle parole seguiranno i fatti". Roberto Formigoni, senatore Ncd, ha invece avvisato: "Renzi sappia che, se fa accordi fuori dalla maggioranza, la maggioranza salta". In serata, il segretario del Pd ha ribadito: "Considero un ottimo auspicio il fatto che in commissione Affari costituzionali abbia stabilito il termine del 30 gennaio per il lavoro sulla legge elettorale. Con i regolamenti della Camera possiamo votarla la prima settimana di febbraio".
Il vice-premier Angelino Alfano condivide i requisiti indicati da Matteo Renzi per la legge elettorale e chiede solo che ci si muova con "chiarezza e lealtà". Durante la presentazione del libro di Vespa, il ministro dell'Interno ha spiegato: "Io non credo che Renzi voglia fare l’accordo con le opposizioni prima che con la maggioranza. Vogliamo una legge elettorale in cui la sera del voto si sappia chi ha vinto, in cui i cittadini si scelgano il proprio parlamentare e in cui chi vince abbia un premio di maggioranza che lo mette in condizioni di governare.
La legge elettorale vogliamo farla subito, chi si sottrarrà pagherà dazio. Pure noi siamo contenti che si faccia subito. Vogliamo molto semplicemente che si faccia con le regole della correttezza e del rapporto politico leale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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