Il progetto di una nuova legge elettorale, emerso dall'incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, non piace al Movimento 5 Stelle. Beppe Grillo, che oggi ha parlato con la stampa estera a Roma, ha fatto riferimento al suo partito come a una "variabile impazzita", "un'anomalia" che il resto della politica vorrebbe bloccare.
L'ex comico ha detto esplicitamente di pensare che l'Italicum servirà solo a fermare l'ascesa dei Cinque Stelle, che hanno "preso il 25%", prima di quello che Grillo definisce il "colpettino di Stato di Napolitano, che si è riunito con due persone una sera e ha fatto le larghe intese".
"Dobbiamo avere a che fare con chi ti dice una cosa in faccia e poi ne vota un'altra", ha aggiunto Grillo, che ha spiegato anche come il Movimento fosse pronto a votare l'emendamento sulle pensioni d'oro che poi è stato ritirato, un caso che utilizza per spiegare come ritenga false le accuse di "immobilismo" rivolte ai suoi.
538em;">Sulle Europee Grillo ha le idee molto chiare: "Vinceremo le elezioni: il Movimento o vince o perde. E se gli italiani decidono che non ci vogliono io prenderò una decisione diversa, se ho sbagliato lascio".
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